Bollettino informativo – Maggio 2024Bollettino n.24164 del 27/06/2024
Approfondimento normativo mensile


In vigore il nuovo Regolamento sulle IG

Il 13 maggio è entrato in vigore il Regolamento (UE) 2024/1143, che per la prima volta mette insieme tutte le produzioni del mondo dell’agroalimentare, del vino e delle bevande spiritose a Indicazione Geografica in un’unica base legislativa, rafforzando il ruolo dei Consorzi di tutela e fornendo strumenti più efficaci per uno sviluppo competitivo e sostenibile del settore delle produzioni di qualità. Nella visione strategica della Riforma, il settore delle Indicazioni Geografiche può contribuire all’evoluzione dell’intero comparto agroalimentare, integrando le politiche di sviluppo rurale e favorendo la crescita di un sistema produttivo più sostenibile. Per questo sono stati rafforzati molti pilastri e strumenti già caratterizzanti il modello di gestione dei sistemi IG, a fianco di azioni di semplificazione e all’introduzione di elementi innovativi. Tra questi, emerge il rafforzamento del ruolo dei Consorzi, la maggiore protezione, la semplificazione delle procedure e le tematiche legate alla sostenibilità e trasparenza. Dopo l’entrata in vigore del nuovo Regolamento si è aperta una fase legislativa e amministrativa volta ad adeguare la normativa di settore per mantenerla all’altezza delle potenzialità del sistema nazionale. Le principali disposizioni che necessitano di attuazione normativa a livello nazionale concernono:

  • Protezione dei dati
  • Classificazione secondo la nomenclatura combinata
  • Procedure di registrazione, modifica del disciplinare e cancellazione della registrazione
  • Uso del nome di una IG nella denominazione del prodotto trasformato
  • Funzioni e requisiti gruppi di produttori e gruppi di produttori riconosciuti
  • Nome del produttore in etichetta.

PAC

Approvata revisione della PAC

Il Consiglio dell’UE e i membri del Parlamento hanno approvato una revisione mirata di taluni atti di base della politica agricola comune (PAC) proposta dalla Commissione europea in risposta alle preoccupazioni espresse dagli agricoltori. La revisione riguarda alcuni elementi del regolamento sui piani strategici della PAC e del regolamento sul finanziamento, sulla gestione e sul monitoraggio della politica agricola comune (il cosiddetto “regolamento orizzontale”). Il testo trova un attento equilibrio tra la necessità di mantenere l’elevato livello di ambizione ambientale e climatica nell’attuale PAC e la garanzia che si tenga conto delle preoccupazioni degli agricoltori. Sono state approvate le modifiche delle norme sulle buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA) proposte dalla Commissione europea, l’insieme di nove norme a beneficio dell’ambiente e del clima che si applicano agli agricoltori che beneficiano di sostegno nell’ambito della PAC, spesso chiamate condizionalità.

Una delle principali modifiche è l’introduzione di una disposizione generale che consente agli Stati membri di concedere deroghe temporanee e mirate a taluni requisiti di condizionalità in caso di condizioni climatiche impreviste che impediscono agli agricoltori di rispettarli. Una volta l’anno gli Stati membri dovranno informare la Commissione in merito a tali deroghe. Sono inoltre introdotte specifiche esenzioni da alcune norme BCAA, ossia:

  • per la BCAA 6 sulla copertura dei suoli in periodi sensibili: gli Stati membri disporranno di maggiore flessibilità per decidere quali suoli proteggere e in quale stagione, in funzione delle specificità nazionali e regionali.
  • per la BCAA 7 sulla rotazione delle colture: la pratica principale continuerà a essere la rotazione delle colture, ma gli Stati membri potranno ricorrere in alternativa alla diversificazione delle colture; si tratta di una pratica meno onerosa per gli agricoltori, specie in zone soggette a siccità o a forti precipitazioni;
  • per la BCAA 8: gli agricoltori avranno semplicemente l’obbligo di mantenere gli elementi caratteristici del paesaggio esistenti e saranno d’ora in poi incoraggiati, su base volontaria, a mantenere terreni a riposo o a creare nuovi elementi caratteristici del paesaggio attraverso regimi ecologici.

La revisione approvata esenta inoltre le piccole aziende agricole di meno di 10 ettari da controlli e sanzioni connessi al rispetto dei requisiti di condizionalità nell’ambito della PAC.

ACCORDI COMMERCIALI

La Nuova Zelanda notifica all’UE la ratifica dell’Accordo

La Nuova Zelanda ha notificato all’Unione Europea la ratifica dell’accordo commerciale che unirà i due partner. La notifica chiude la procedura di ratifica, poiché l’UE ha concluso tale processo il 27 novembre 2023. L’accordo di libero scambio UE-Nuova Zelanda entrerà in vigore il 1° maggio e proteggerà l’intera lista di vini e alcolici dell’UE e 163 IG agroalimentari dell’Unione Europea. L’elenco delle IG previsto può essere modificato, in quanto 30 IG dell’UE possono essere aggiunte all’elenco delle IG protette ogni 3 anni dall’entrata in vigore dell’accordo.

Le DOP IGP agroalimentari italiane protette dall’accordo sono 23: Aceto Balsamico di Modena; Asiago; Bresaola della Valtellina; Castelmagno; Finocchiona; Fontina; Gorgonzola; Grana Padano; Mela Alto Adige / Südtiroler Apfel; Montasio; Olio Monti Iblei; Mortadella Bologna; Mozzarella di Bufala Campana; Parmigiano Reggiano; Pecorino Romano; Pecorino Toscano; Piave; Prosciutto di Parma; Prosciutto di San Daniele; Prosciutto Toscano; Provolone Valpadana; Salamini italiani alla cacciatora; Taleggio.

Aggiornato l’elenco delle IG protette nell’Accordo UE-Islanda

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE l’elenco aggiornato delle DOP IGP protette dall’accordo UE-Islanda. In particolare, sono state aggiunte nuove IG, sono stati corretti alcuni errori ed eliminate le IG non più protette dal diritto dell’UE.

Le nuove IG agroalimentari italiane incluse nell’elenco sono: Anguria Reggiana; Asparago di Cantello; Burrata di Andria; Cantuccini Toscani / Cantucci Toscani; Cappellacci di zucca Ferraresi; Cappero delle Isole Eolie; Cappero di Pantelleria; Casciotta d’Urbino; Castagna di Roccamonfina; Cedro di Santa Maria del Cedro; Ciliegia di Bracigliano; Cioccolato di Modica; Cipolla bianca di Margherita; Colatura di alici di Cetara; Culurgionis d’Ogliastra; Finocchio di Isola Capo Rizzuto; Focaccia di Recco col formaggio; Lenticchia di Altamura; Lenticchia di Onano; Limone dell’Etna; Lucanica di Picerno; Olio Marche; Marrone di Serino / Castagna di Serino; Mele del Trentino; Miele Varesino; Mortadella di Prato; Mozzarella di Gioia del Colle; Olio Campania; Olio di Calabria; Olio di Puglia; Olio di Roma; Olio Lucano; Oliva di Gaeta; Ossolano; Pampapato di Ferrara / Pampepato di Ferrara; Pampepato di Terni / Panpepato di Terni; Pane Toscano; Patata del Fucino; Patata novella di Galatina; Patata Rossa di Colfiorito; Pecorino Crotonese; Pecorino del Monte Poro; Pecorino delle Balze Volterrane; Pesca di Delia; Pescabivona; Piadina Romagnola / Piada Romagnola; Pitina; Pizzoccheri della Valtellina; Provola dei Nebrodi; Rucola della Piana del Sele; Salama da sugo; Salame Piemonte; Olio Sicilia; Silter; Strachitunt; Südtiroler Schüttelbrot / Schüttelbrot Alto Adige; Torrone di Bagnara; Vitelloni Piemontesi della Coscia.

ETICHETTATURA

Parlamento UE approva l’accordo sulla “Direttiva Colazione”

Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva l’accordo politico provvisorio con il Consiglio sulle norme aggiornate in materia di composizione, denominazione, etichettatura e presentazione di alcuni prodotti alimentari per la prima colazione, le cosiddette direttive “colazione”, con 603 voti favorevoli, 9 contrari e 10 astensioni. In particolare, le nuove norme contrasteranno le importazioni di miele adulterato da paesi terzi attraverso l’etichettatura obbligatoria e chiaramente visibile del paese di origine e avvieranno un processo per creare un sistema di tracciabilità del miele. Vi sarà inoltre un’etichettatura più chiara sul tenore di zucchero nei succhi di frutta e sul tenore minimo di frutta nelle confetture e nelle marmellate. La legge deve ora essere adottata dal Consiglio, prima di essere pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’UE ed entrare in vigore 20 giorni dopo. I Paesi dell’UE applicheranno le nuove norme due anni dopo l’entrata in vigore.

SOSTENIBILITÀ

Il Parlamento UE approva l’accordo sulle rimozioni di carbonio

Il Parlamento europeo ha adottato l’accordo politico provvisorio con i paesi dell’UE su un nuovo quadro di certificazione volontaria per la rimozione del carbonio, con 441 voti a favore, 139 contrari e 41 astensioni. La nuova legge copre diversi tipi di rimozione del carbonio, vale a dire lo stoccaggio permanente del carbonio, in particolare attraverso tecnologie industriali, lo stoccaggio del carbonio in prodotti di lunga durata e la “coltivazione di carbonio”. Il campo di applicazione è stato inoltre esteso per coprire alcuni tipi di attività di carbon farming che riducono le emissioni provenienti dai suoli agricoli a condizione che portino a un miglioramento complessivo del bilancio del carbonio nel suolo. La riduzione del rilascio di metano derivante dalla fermentazione enterica o dalla gestione del letame del bestiame sarà inclusa nella revisione del 2026. La legislazione stabilisce requisiti minimi di sostenibilità per garantire che le attività non comportino danni significativi all’ambiente (mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici; biodiversità; uso sostenibile e protezione delle acque e delle risorse marine; transizione verso un’economia circolare), considerando che le attività di coltivazione del carbonio devono almeno generare benefici collaterali per la biodiversità e gli ecosistemi. Per garantire la trasparenza del sistema ed evitare il rischio di frode e di doppio conteggio degli assorbimenti di carbonio, la Commissione dovrà istituire un registro pubblico dell’UE per gli assorbimenti di carbonio e le riduzioni delle emissioni nel suolo entro quattro anni dall’entrata in vigore del presente regolamento. Deve contenere i documenti relativi al processo di certificazione, inclusi certificati e sintesi degli audit.

Il Consiglio UE adotta la direttiva sulle emissioni industriali

Il Consiglio dell’UE ha adottato la direttiva riveduta relativa alle emissioni industriali (IED) e il regolamento relativo alla creazione di un portale sulle emissioni industriali, due atti legislativi complementari volti a regolamentare e monitorare l’impatto ambientale delle attività industriali. Le nuove norme garantiranno una migliore protezione della salute umana e dell’ambiente riducendo le emissioni nocive delle installazioni industriali e promuovendo nel contempo l’efficienza energetica, un’economia circolare e la decarbonizzazione. Miglioreranno inoltre la comunicazione dei dati ambientali modernizzando il registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti (E-PRTR) esistente al fine di creare un portale più completo e integrato sulle emissioni industriali. La nuova direttiva renderà la procedura di autorizzazione delle installazioni più efficiente e meno onerosa, introducendo ad esempio l’obbligo per gli Stati membri di istituire un sistema di autorizzazione elettronica entro il 2035.

Il Consiglio UE approva il regolamento su emissioni zero

Il Consiglio ha adottato un regolamento che istituisce un quadro di misure per rafforzare l’ecosistema produttivo europeo con tecnologie a zero emissioni nette, meglio noto come “atto sull’industria a zero emissioni nette”. La legge sull’industria a zero emissioni creerà condizioni favorevoli per gli investimenti nelle tecnologie verdi: semplificare il processo di concessione delle autorizzazioni per progetti strategici; facilitare l’accesso al mercato per prodotti tecnologici strategici (in particolare negli appalti pubblici o nella vendita all’asta delle energie rinnovabili); migliorare le competenze della forza lavoro europea in questi settori (ad esempio con accademie industriali a zero emissioni nette e aree industriali o “valli” ad alta concentrazione); creare una piattaforma per coordinare l’azione dell’UE in questo settore.

Per promuovere l’innovazione, l’atto giuridico propone di creare quadri normativi favorevoli per lo sviluppo, la sperimentazione e la convalida delle tecnologie innovative (noti come “regulatory sandbox”). I progressi verso gli obiettivi della legge sull’industria zero emissioni saranno misurati mediante due parametri indicativi. In primo luogo, la capacità di produzione di tecnologie a impatto zero, come i pannelli solari fotovoltaici, le turbine eoliche, le batterie e le pompe di calore, che raggiungono il 40% delle esigenze di implementazione dell’UE. In secondo luogo, un obiettivo specifico per una maggiore quota dell’Unione per queste tecnologie con l’obiettivo di raggiungere il 15% della produzione mondiale entro il 2040. Inoltre, il net-zero Industry Act stabilisce una capacità annua di iniezione di almeno 50 milioni di tonnellate di CO2 da raggiungere entro il 2030 nei siti di stoccaggio geologico situati nel territorio dell’Unione.

PACKAGING

Il Parlamento approva il Regolamento sugli imballaggi

È stato approvato dal Parlamento europeo il Regolamento sugli imballaggi che mira a renderli più sostenibili e ridurne i rifiuti nell’UE. Le norme, frutto di un accordo provvisorio con il Consiglio, comprendono obiettivi di riduzione degli imballaggi (del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040) e impongono ai Paesi UE di ridurre in particolare i rifiuti di imballaggio in plastica.

Per limitare gli sprechi, è stata stabilita una proporzione massima di spazio vuoto del 50% che si applicherà agli imballaggi multipli e a quelli per il trasporto e per il commercio elettronico. In aggiunta, fabbricanti e importatori dovranno garantire che il peso e il volume degli imballaggi siano ridotti al minimo.

Determinati tipi di imballaggi di plastica monouso saranno vietati a partire dal 1° gennaio 2030. Tra questi figurano gli imballaggi per frutta e verdura fresche non trasformate e per i cibi e le bevande consumati in bar e ristoranti, le monoporzioni (ad esempio condimenti, salse, panna da caffè e zucchero), i piccoli imballaggi monouso utilizzati negli alberghi e le borse di plastica in materiale ultraleggero al di sotto dei 15 micron. Per evitare effetti nocivi sulla salute, il testo vieta l’utilizzo dei cosiddetti “inquinanti eterni”, ovvero le sostanze perfluoroalchiliche (PFAS), al di sopra di determinate soglie negli imballaggi a contatto con prodotti alimentari.

I distributori finali di bevande e alimenti da asporto dovranno dare ai consumatori la possibilità di utilizzare i loro contenitori e adoperarsi per offrire il 10 % dei prodotti in un formato di imballaggio riutilizzabile entro il 2030. Con le nuove norme, tutti gli imballaggi (ad eccezione di legno leggero, sughero, tessuti, gomma, ceramica, porcellana e cera) dovranno essere riciclabili sulla base di criteri rigorosi. Le misure comprendono anche obiettivi sul contenuto minimo riciclato per gli imballaggi di plastica e obiettivi minimi di riciclaggio in termini di peso per i rifiuti di imballaggio. Infine, entro il 2029, il 90% dei contenitori in metallo e plastica monouso per bevande fino a tre litri dovranno essere raccolti separatamente mediante sistemi di deposito cauzionale e restituzione o altre soluzioni che consentano di raggiungere l’obiettivo di raccolta.

REGOLE TECNICHE

Pubblicate nuove regole per le macellazioni in azienda

È stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’UE una nuova versione dell’Allegato III al Regolamento 853/04 relativo ai requisiti specifici in materia di igiene per gli alimenti di origine animale. In particolare, sono state modificate le condizioni di macellazione direttamente in azienda estendendo la possibilità di ricorrere alla macellazione di animali domestici presso l’azienda di provenienza anche agli ovicaprini, nello specifico fino a nove animali delle specie ovina o caprina, se autorizzato dall’autorità competente.

AIUTI DI STATO

La Commissione europea proroga gli aiuti di Stato per l’agricoltura

Dopo aver consultato gli Stati membri e aver preso atto delle conclusioni del Consiglio europeo del 17 e 18 aprile 2024 che sottolineano l’importanza di un settore agricolo resiliente e sostenibile per la sicurezza alimentare e l’autonomia strategica dell’UE, la Commissione ha deciso di adottare una proroga limitata della sezione 2.1 del quadro per il settore agricolo primario e per i settori della pesca e dell’acquacoltura.

La decisione di rimandare l’eliminazione graduale del quadro mette gli Stati membri in grado di concedere aiuti di importo limitato alle imprese attive in questi settori per altri sei mesi, fino al 31 dicembre 2024. Concede inoltre agli Stati membri più tempo per attuare le misure di sostegno necessarie. La proroga non prevede un aumento dei massimali stabiliti per gli aiuti di importo limitato. Gli Stati membri potranno quindi continuare a fornire alle imprese colpite dalla crisi o dalle conseguenti sanzioni e controsanzioni, anche da parte della Russia, fino a 280.000 € (settore agricolo) e a 335.000 € (settori della pesca e dell’acquacoltura).

Il regolamento esenta gli aiuti di modesta entità nel settore agricolo dal controllo degli aiuti di Stato, in quanto ritenuti privi di impatto sulla concorrenza e sugli scambi nel mercato unico. Più specificamente, gli Stati membri possono concedere un sostegno al settore agricolo fino a 20.000 € per beneficiario (25.000 €, se lo Stato membro dispone di un registro centrale degli aiuti “de minimis”) per un periodo di 3 anni, senza obbligo di notifica preventiva alla Commissione. Le norme “de minimis” agricole sono state rivedute da ultimo nel 2019 e al momento la loro scadenza è prevista il 31 dicembre 2027.

SICUREZZA

Il Parlamento UE approva la revisione delle norme per la protezione delle piante

Il Parlamento Europeo ha dato il via libera definitivo alla revisione delle norme volte a proteggere le piante all’interno dell’Unione Europea dall’azione dannosa dei parassiti con 551 voti favorevoli, 24 contrari e 15 astensioni. Una delle principali novità introdotte è la costituzione di una squadra di emergenza fitosanitaria dell’Unione Europea che assisterà gli Stati membri, o i paesi terzi confinanti con l’UE, su loro richiesta, con misure volte a prevenire l’insorgenza di organismi nocivi da quarantena rilevanti per l’Unione e di organismi nocivi che potrebbero soddisfare le condizioni per gli organismi nocivi da quarantena.

I paesi dell’UE dovranno, inoltre, stabilire nuovi programmi pluriennali per indagini basate sul rischio, mirati a rilevare tempestivamente parassiti pericolosi ogni cinque-dieci anni. Questi programmi saranno soggetti a periodiche revisioni e aggiornamenti in base alla situazione fitosanitaria del territorio interessato.

Gli importatori nell’UE saranno obbligati a dichiarare in un certificato fitosanitario quali misure hanno adottato per garantire il rispetto delle norme per la quarantena degli organismi nocivi non solo per gli organismi nocivi da quarantena rilevanti per l’Unione ma anche per gli organismi nocivi regolamentati non da quarantena, secondo la riforma concordata.

Infine, le nuove norme estendono anche l’uso di un sistema elettronico per la presentazione di notifiche e relazioni da parte degli Stati membri. La Commissione stabilirà in una legislazione secondaria che, a determinate condizioni, alcune piante, prodotti vegetali o altri oggetti non potranno essere accompagnati da un passaporto delle piante.

PUBBLICAZIONI IG

Italia

  • Pubblicazione di una modifica ordinaria approvata del disciplinare della DOP “Caciocavallo Silano

Croazia

  • Pubblicazione di una domanda di registrazione della DOP “Dalmatinski med

Grecia

Paesi Bassi

  • Pubblicazione di una modifica ordinaria approvata del disciplinare della DOP “Noord-Hollandse Gouda

 Polonia

Spagna

  • Pubblicazione di una modifica non minore approvata del disciplinare della DOP “Gamoneu / Gamonedo
  • Pubblicazione di una modifica ordinaria approvata del disciplinare dell’IGP “Carne de Ávila

IG EXTRA UE

Mongolia

TURCHIA

REGISTRAZIONI ATTO DI GINEVRA

Svizzera

  • Pubblicazione dell’iscrizione nel registro internazionale delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche del nome “Valais / Wallis

 DA LEGGERE

  • Indice FAO dei prezzi alimentari aprile: in aumento marginalmente ad aprile i prezzi delle materie prime alimentari mondiali. La crescita dello 0,3% è dovuta alle quotazioni di cereali (+0,3%), oli vegetali (+0,3%) e carne (+1,6%). Scendono invece i valori di zucchero (-4,4%) e prodotti lattiero-caseari (-0,3%). I prezzi restano comunque in calo del 9,6% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. Approfondisci
  • Indice FAO dei prezzi alimentari maggio: è aumentato per il terzo mese consecutivo l’indice dei prezzi alimentari nel mese di maggio (+0,9% rispetto ad aprile). Salgono le quotazioni di cereali (+6,3%) e dei prodotti lattiero caseari (+1,8%), mentre diminuiscono i prezzi di zucchero (-7,5%), oli vegetali (-2,4%) e, marginalmente, della carne (-0,2%). Approfondisci

 

Attività finanziata con il contributo Masaf D.M. n. 250758 del 15 maggio 2023.