Bollettino informativo – Febbraio 2023Bollettino n.23075 del 23/03/2023
Approfondimento normativo mensile


RIFORMA IG

Il ruolo dell’EUIPO al centro del Comitato Speciale Agricoltura

Il 20 febbraio si è tenuta una riunione del Comitato Speciale Agricoltura (CSA) per discutere del ruolo dell’EUIPO nel futuro sistema delle Indicazioni Geografiche. Precedentemente, la Presidenza Svedese del Consiglio UE ha sottoposto agli Stati membri 3 differenti opzioni su tale ruolo, chiedendo di esprimere un parere durante la riunione di cui sopra. La prima opzione, che esclude l’Ufficio Europeo da qualsiasi competenza in materia, è stata scelta dall’Italia mentre altri Paesi, quali Francia, Grecia, Malta e Spagna potrebbero accettare tale soluzione. Sei gli Stati favorevoli alla seconda opzione, Bulgaria, Danimarca, Spagna, Francia, Romania e Portogallo, che prevede funzioni in merito alla gestione del registro dell’UE, di un altert system e delle informazioni sui nomi di dominio. Estonia, Grecia, Finlandia, Lettonia e Slovenia potrebbero accettare ugualmente tale soluzione. Sono 17, invece, i Paesi membri che hanno espresso parere favorevole all’opzione che stabilisce competenze relative all’assistenza nelle procedure di registrazione attraverso una valutazione preliminare. 

Tavola rotonda di Origin EU su sviluppi della Riforma

Il 7 febbraio si è tenuta a Bruxelles, presso il Parlamento Europeo, una tavola rotonda organizzata da Origin EU in collaborazione con il Relatore On. Paolo De Castro, per discutere dei recenti sviluppi della Riforma sulle Indicazioni Geografiche. Durante l’incontro i membri di Origin EU hanno ribadito le loro convinzioni: le IG rappresentano un fattore cruciale per la competitività e lo sviluppo sostenibile delle comunità rurali e la sostenibilità deve essere considerata nelle sue tre dimensioni sociali, economiche e ambientali; i gruppi sono al centro del sistema ed è necessario preservare le regole già collaudate in diversi Stati membri; bisogna assegnare priorità alla razionalizzazione delle procedure, alla riduzione  dei ritardi e al rafforzamento della protezione.

Ulteriori approfondimenti: Comunicato Stampa.  

IG “NON AGRI”

Approvata la Relazione della ComJURI

La Commissione Giuridica del Parlamento UE, con 19 voti a favore, ha adottato un progetto di mandato negoziale sul regolamento che introduce le IG per i prodotti artigianali e industriali, c.d. IG “non Agri”. Il testo prevede una procedura di registrazione basata su due livelli: il primo nazionale e il secondo, ai fini della valutazione e registrazione, a livello unionale e gestito dall’EUIPO. Prevista una deroga per gli Stati membri che non dispongono di una idonea struttura amministrativa per la gestione di tali procedure. Infatti, a seguito di adeguate prove fornite dallo Stato membro e di una valutazione che dimostri l’interesse locale alla protezione, le domande di registrazione potranno essere presentate e valutate direttamente dall’Ufficio Europeo per la Proprietà Intellettuale.

L’art. 44 stabilisce l’utilizzo del simbolo delle IGP agroalimentari per le IG “non Agri”, che può figurare nell’etichettatura e nel materiale pubblicitario, mentre l’abbreviazione IGP può essere apposta soltanto nell’etichettatura.

Per quanto attiene alla verifica del rispetto del disciplinare, il testo approvato prescrive che gli Stati membri debbano autorizzare l’autodichiarazione dei produttori circa la conformità dei loro prodotti al relativo disciplinare. Pertanto, tale sistema di verifica si discosta nettamente da quello delle IG agroalimentari, per le quali è previsto un rigido sistema di verifica effettuato da parti terze.

Una volta confermato dal Parlamento UE il mandato per avviare i negoziati in sede di Triloghi, potranno iniziare i colloqui sul regolamento finale.

PROTEZIONE

Proposta di decisione del Consiglio su atto di Ginevra

Il Consiglio dell’UE ha adottato una Proposta di Decisione recante modifica della decisione (UE) 2019/1754 relativa all’adesione dell’UE all’atto di Ginevra dell’accordo di Lisbona sulle denominazioni di origine e le indicazioni geografiche. La Proposta stabilisce che gli Stati membri che erano parti dell’accordo di Lisbona il 26 febbraio 2020 sono autorizzati, nel pieno rispetto della competenza esclusiva dell’Unione, a ratificare l’atto di Ginevra o ad aderirvi, al fianco dell’Unione, nella misura strettamente necessaria per preservare, nell’interesse dell’Unione, i diritti di proprietà connessi alle denominazioni di origine già registrate da tali Paesi membri ai sensi di tale accordo e per ottemperare agli obblighi di cui all’articolo 11 del regolamento (UE) 2019/1753. Inoltre, dispone che l’Unione e gli Stati membri che hanno ratificato o aderito all’atto di Ginevra sono rappresentati dalla Commissione. Tale decisione fa seguito alla sentenza della Corte di Giustizia del 22 novembre 2022, che ha annullato la precedente decisione del Consiglio nella misura in cui autorizzava tutti gli Stati ad aderire all’atto di Ginevra.

L’Organizzazione Africana per la proprietà intellettuale aderisce al WIPO Geneva Act

L’Organizzazione Africana per la proprietà intellettuale (OAPI), seconda organizzazione intergovernativa dopo l’UE, ha aderito all’Atto di Ginevra dell’Organizzazione Mondiale per la proprietà intellettuale dell’Accordo di Lisbona sulle denominazioni di origine e indicazioni geografiche. L’atto di Ginevra entrerà in vigore a metà marzo nei confronti dell’OAPI e dei suoi 17 Stati membri: Benin, Burkina Faso, Camerun, Repubblica Centrafricana, Ciad, Comore, Congo, Costa d’Avorio, Gabon, Guinea, Guinea Bissau, Guinea Equatoriale, Mali, Mauritania, Niger, Senegal e Togo. Le IG potranno così essere protette in 55 giurisdizioni di tutto il mondo attraverso un’unica domanda depositata presso l’OMPI e il pagamento di una serie di tasse.

SOSTENIBILITÀ

Pesticidi: la Commissione Europea pubblica un toolbox di buone pratiche

La Commissione Europea ha pubblicato una banca dati che comprende 1300 esempi di pratiche, tecniche e tecnologie stabiliti a livello dell’UE e internazionale per ridurre l’uso di pesticidi chimici. Tra queste, l’uso della rotazione delle colture e la fertilizzazione equilibrata, il monitoraggio degli organismi nocivi, l’applicazione mirata e ridotta e, soprattutto, la preferenza per metodi di controllo dei parassiti non chimici. Inoltre, sono comprese anche 273 linee guida specifiche per le colture elaborate dalle autorità nazionali e dagli enti pubblici degli Stati membri per attuare i requisiti della difesa integrata nell’ambito della direttiva sull’uso sostenibile dei pesticidi. Questo pacchetto di strumenti ha lo scopo di ispirare le autorità nazionali e i consulenti agricoli a sviluppare e attuare approcci di gestione integrata dei parassiti dopo averli adattati alle condizioni agricole e agroclimatiche locali e regionali. Uno studio parallelo esplora invece le attuali pratiche e il loro potenziale per contribuire a ridurre la dipendenza dai pesticidi chimici, il loro costo per l’implementazione e la loro efficacia complessiva.

GREEN DEAL

Aiuti di Stato: la Commissione consulta gli Stati membri sulla proposta di un quadro temporaneo di crisi e transizione

La Commissione Europea ha consultato gli Stati membri attraverso l’invio di un progetto di proposta di trasformazione del quadro temporaneo di crisi per gli aiuti di Stato in un quadro temporaneo di crisi e transizione, per agevolare e accelerare la transizione verde dell’Europa. La proposta mira a stimolare gli investimenti volti a garantire una più rapida diffusione delle energie rinnovabili e a sostenere la decarbonizzazione dell’industria e la produzione delle attrezzature necessarie per la transizione verso l’azzeramento delle emissioni nette.

COMMERCIO

La Commissione presenta l’accordo commerciale UE-Nuova Zelanda

Il 17 febbraio la Commissione Europea ha trasmesso il testo dell’accordo UE-Nuova Zelanda al Consiglio per la firma. Dopo il via libera del Consiglio, l’Unione Europea e la Nuova Zelanda potranno firmare l’accordo e sottoporlo al Parlamento Europeo per l’approvazione, dopodiché entrerà in vigore. Secondo le previsioni, l’accordo si tradurrà in una crescita degli scambi bilaterali del 30%, con un incremento potenziale delle esportazioni annuali dell’UE che potrebbe toccare i 4,5 miliardi di euro. L’accordo renderebbe possibile una riduzione dei dazi per le imprese europee di circa 140 milioni di euro all’anno.

Gli agricoltori dell’UE avranno molte più possibilità di vendere i loro prodotti in Nuova Zelanda immediatamente dopo l’applicazione dell’accordo: dal momento in cui entrerà in vigore saranno aboliti i dazi sulle principali esportazioni, come carni suine, vini, cioccolato e altri prodotti. Inoltre, l’accordo proteggerà 163 prodotti agroalimentari a Indicazione Geografica e l’elenco completo di vini e bevande spiritose IG.

Per alcuni prodotti, come quelli lattiero-caseari, carni bovine e ovine o granturco dolce non vi sarà alcuna liberalizzazione degli scambi, ma sarà consentita l’importazione a dazio zero o a dazi inferiori dalla Nuova Zelanda solo per quantità limitate, attraverso i cosiddetti contingenti tariffari.

I negoziati sono iniziati nel giugno 2018 e oggi, dopo 12 cicli negoziali, l’accordo bilaterale si appresta ad entrare in vigore.

Parere della ComAGRI sull’Accordo UE-Thailandia

La Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale del Parlamento Europeo ha presentato il suo parere sull’accordo quadro di partenariato globale e cooperazione tra l’Unione Europea e il Regno di Thailandia. La Commissione ha sottolineato che nuovi accordi commerciali dovrebbero migliorare la bilancia commerciale agricola dell’UE agevolando l’accesso dei produttori europei ai loro mercati e garantire la protezione giuridica delle Indicazioni Geografiche dell’UE. Inoltre, ha evidenziato che i prodotti agroalimentari importati dalla Thailandia dovrebbero rispettare le norme economiche, ambientali, sanitarie, di sicurezza e di qualità dell’UE, comprese quelle relative all’uso di ormoni, antibiotici, pesticidi e organismi geneticamente modificati. Ritiene altresì essenziale prestare particolare attenzione alle norme sociali di questi paesi per quanto attiene alle condizioni dei lavoratori. Infine, la ComAgri chiede che i futuri accordi debbano contenere disposizioni in materia di sostenibilità, diritti dei lavoratori e parità di genere analoghe a quelle contenute nell’accordo concluso con la Nuova Zelanda.

Il parere della Commissione si riferisce anche all’accordo quadro di partenariato e cooperazione con la Malesia. 

AMBIENTE

Il Comitato europeo delle regioni pubblica un parere per un’agricoltura a basse emissioni di carbonio

Il Comitato europeo delle regioni ha pubblicato il parere sulle strategie di adattamento regionali per un’agricoltura a basse emissioni di carbonio. In primis, viene chiesto che tali pratiche possano generare un reddito aggiuntivo per gli agricoltori nel quadro nella certificazione, ritenendo inoltre essenziale garantire la trasparenza e la sicurezza del sistema affinché i crediti di carbonio concessi possano essere considerati affidabili. Per quanto attiene i principi e le pratiche di un’agricoltura a basse emissioni di carbonio, ritiene che si debba dare priorità ai sistemi di allevamento estensivo e semiestensivo e insistere sulla necessità di mantenere e aumentare gli stock di carbonio nel suolo sui seminativi attraverso pratiche agroecologiche e, al contempo, considerare il rischio derivante dalle difficoltà di permanenza a lungo termine del carbonio immagazzinato nei seminativi. Altresì, il parere propone che il quadro europeo di certificazione consenta di contribuire alla neutralità europea e globale attraverso la vendita di certificazioni relative al carbonio allo scopo di finanziare progetti di decarbonizzazione legati alle esigenze territoriali. Nel processo di certificazione si deve altresì considerare sia la riduzione delle emissioni agricole che gli assorbimenti, avendo così una visione globale dell’impatto climatico di ogni progetto.

Il parere contiene anche un invito alla Commissione a effettuare una valutazione d’impatto sulle conseguenze di una certificazione europea sui prezzi dei terreni e a livello socioeconomico. In relazione ai finanziamenti, chiede che quelli legati a tali certificazioni possano funzionare in maniera complementare ai finanziamenti della PAC.

PAC

Pubblicato un Regolamento che prevede requisiti aggiuntivi nei PSN

Il 14 febbraio è stato pubblicato il Regolamento Delegato (UE) 2023/330 della Commissione che modifica e rettifica il Regolamento Delegato (UE) 2022/126. Si tratta di integrazioni con l’introduzione di requisiti aggiuntivi per taluni tipi di intervento specificati dagli Stati membri nei rispettivi piani strategici della PAC per il periodo 2023-2027, nonché per le norme relative alla percentuale per la norma 1 in materia di buone condizioni agronomiche e ambientali (BCAA).

ETICHETTATURA

La Commissione presenta la proposta di Regolamento sull’etichetta digitale dei fertilizzanti

È stata pubblicata la proposta di Regolamento della Commissione che modifica il Regolamento (UE) 2019/1009 per quanto riguarda l’etichettatura digitale dei prodotti fertilizzanti dell’UE. Tale iniziativa riflette le nuove necessità e preoccupazioni della società, oltre al fatto che le nuove norme hanno determinato una drastica apertura del mercato dell’UE a prodotti innovativi e sconosciuti, che necessitano di maggiori informazioni per gli utilizzatori. Tuttavia, le etichette sovraccariche di informazioni danno origine a due problematiche: sono difficili da leggere per le persone interessate e difficili da gestire per gli operatori economici. Infatti, includere tante informazioni su un’etichetta rende difficoltosa l’individuazione delle informazioni essenziali e può anche rendere necessari aggiornamenti frequenti, incidendo pertanto sui costi di etichettatura. Il testo stabilisce la facoltà di utilizzare l’etichetta digitale e l’applicazione delle regole dopo 30 mesi dall’entrata in vigore del relativo Regolamento.

UCRAINA

Proposta la proroga della sospensione dei dazi all’importazione dall’Ucraina

La Commissione Europea ha proposto di rinnovare per un altro anno la sospensione dei dazi all’importazione, dei contingenti e delle misure di difesa commerciale sulle esportazioni ucraine verso l’Unione Europea, note come misure commerciali autonome (ATM). Si tratta della continuazione del sostegno dell’UE all’economia ucraina e contribuisce ad alleviare la difficile situazione in cui si trovano i produttori e gli esportatori ucraini. La proposta sarà ora esaminata dal Parlamento Europeo e dal Consiglio dell’UE al fine di garantire una transizione senza soluzione di continuità dell’attuale regime degli sportelli automatici a quello nuovo.

PUBBLICAZIONI IG

Diventano 3500 IG registrate in Europa

Con il nome “Corréze” diventano 3500 le Indicazioni Geografiche registrate dalla Commissione Europea. Queste sono equamente divise tra prodotti agroalimentari, il 46%, e vini, rappresentanti il 46,6%. Percentuale inferiore, invece, per le bevande spiritose che coprono il 7,4%. Inoltre, uno studio dimostra che il valore di vendita di un prodotto a denominazione protetta è in media il doppio del valore di vendita di un prodotto simile senza certificazione. Lo stesso studio registra un valore di vendita stimato di 74,76 miliardi di euro nel 2017, il 6,8% del valore totale delle vendite del settore alimentare e delle bevande europeo.

 Italia

Cipro

Croazia

Francia

Germania

Lituania

  • Approvazione di una modifica ordinaria al disciplinare dell’IGP “Džiugas

Polonia

Spagna

Svezia

IG EXTRA UE

Regno Unito

Turchia

DA LEGGERE

  • Indice FAO dei prezzi alimentari: per l’undicesimo mese consecutivo continua a scendere l’indice di riferimento dei prezzi delle materie prime alimentari internazionali. In particolare, l’indice FAO ha registrato a febbraio una media di 129,8 punti, con un calo marginale dello 0,6% rispetto a gennaio e del 18,7% rispetto al picco di marzo 2022. Il calo riflette la riduzione delle quotazioni degli oli vegetali e dei prodotti lattiero-caseari che ha più che compensato il forte aumento dei prezzi dello zucchero. Invariato invece l’indice dei prezzi dei cereali, mentre si registrano aumenti per i prezzi del grano.
  • Previsioni economiche invernali: le previsioni economiche invernali 2023 dell’Unione Europea sollevano prospettive di crescita e registrano una leggera diminuzione delle proiezioni di inflazione. Il PIL dovrebbe crescere dello 0,8% nel 2023 e dell’1,6% nel 2024. L’inflazione, invece, dovrebbe scendere dal 9,2% nel 2022 al 6,4% nel 2023 e al 2,8% nel 2024.
  • Organizzazione Mondiale del Commercio: i membri dell’OMC hanno confermato le nomine dell’ambasciatore islandese Einar Gunnarsson e dell’ambasciatore turco Alparslan Acarsoy come nuovi presidenti, rispettivamente del gruppo di negoziato sulle regole e del comitato per l’agricoltura in sessione speciale.
  • Conferenza Ministri dell’Agricoltura OMC: durante la Conferenza del Ministri dell’Agricoltura 2023 è stata sottolineata l’importanza di sfruttare il commercio per raggiungere sistemi alimentari sostenibili e resilienti, in un momento in cui il mondo sta affrontando i problemi dell’insicurezza alimentare e dei cambiamenti climatici.
  • Proprietà Intellettuale e cibo: un articolo approfondisce alcune caratteristiche che i consumatori cercano nei cibi acquistati, come l’evocazione di luoghi, regioni e paesi intrinsecamente legati ai gusti e alle ricette. In tutto ciò, le IG rivestono un ruolo primario e una garanzia per i consumatori.