Bollettino informativo – Gennaio 2023Bollettino n.23027 del 16/02/2023
Approfondimento normativo mensile


RIFORMA IG

Emendamenti al testo della Commissione

In una riunione del 31 gennaio, i membri della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo hanno avuto uno scambio di opinioni sugli emendamenti al testo di proposta di Regolamento sulle Indicazioni Geografiche. Il Relatore Paolo De Castro ha presentato il calendario delle discussioni, dichiarando che la sua relazione dovrebbe essere votata in Commissione Agricoltura il 25 aprile e in Assemblea Plenaria l’8 maggio. L’obiettivo è quello di trovare un accordo interistituzionale sotto la Presidenza spagnola del Consiglio. Il Ministro dell’Agricoltura della Svezia ha invece riferito che la Presidenza svedese intende raggiungere una posizione comune in seno al Consiglio entro la fine del mandato.

Per quanto riguarda i contenuti delle discussioni, sul tema EUIPO è stata registrata una posizione unanime. Infatti, i relatori ombra intervenuti si sono opposti alla possibile delega di funzioni relative alle richieste di registrazione e modifica dei disciplinari. Alcuni di questi hanno chiesto maggiore chiarezza sulle responsabilità che la Commissione intende affidarli, mentre l’eurodeputata Tolleret ha sottolineato come la base sulla quale si fonda la delega all’Ufficio, consistente nella mancanza di risorse addette alla gestione, sia totalmente infondata, anche alla luce del fatto che il 95% delle modifiche sono gestite dalle autorità nazionali. L’eurodeputato Gruffat ha chiesto, inoltre, di rafforzare gli elementi di sostenibilità nel disciplinare di produzione, proponendo di effettuare un audit interno per ogni denominazione al fine di stabilire un quadro sulla sostenibilità delle IG.

Pareri discordanti, invece, sull’opportunità di mantenere le norme sulle IG vitivinicole nel regolamento dell’OCM. Infatti, gli eurodeputati Aguilera, Zoido e De Castro si sono detti favorevoli all’inclusione delle norme sulle IG del vino nel regolamento unico, mentre Amaro, Tolleret, Gruffat, Sander e Rondinelli hanno chiesto di modificare le relative disposizioni nel Regolamento OCM.

I membri della ComAGRI si incontreranno per discutere il dossier sull’EUIPO e per cercare di predisporre gli emendamenti di compromesso. Come annunciato da De Castro, la modifica del calendario dei lavori della Commissione è dovuta al ritardo della consegna del testo finale approvato in ComJURI.

CONSIGLIO AGRIFISH

Discussioni nel Consiglio Agrifish del 30 gennaio

Durante la riunione del Consiglio Agricoltura e Pesca del 30 gennaio i Ministri dei Paesi membri hanno fatto il punto sulla situazione del mercato. Nella discussione, basata sul Documento del Segretariato generale del Consiglio “Situazione del mercato, in particolare a seguito dell’invasione dell’Ucraina”, è emerso che nonostante i prezzi abbiano registrato negli ultimi mesi una certa stabilità, quelli dell’energia e dei fattori di produzione continuano a restare elevati. Il Commissario all’Agricoltura Wojciechhowski ha comunicato che le iniziative relative ai corridoi di solidarietà hanno facilitato il trasporto dei cereali provenienti dall’Ucraina e hanno contribuito alla riduzione dei prezzi degli stessi.

Per quanto attiene alla bioeconomia, i Ministri hanno discusso sulle opportunità derivanti dalla stessa e in particolare sui benefici per le zona rurali e per affrontare le sfide odierne, come i cambiamenti climatici, l’occupazione, la competitività, l’energia e la resilienza. Inoltre, hanno convenuto che si potrebbe fare di più per sbloccare il suo potenziale, ad esempio mobilitando risorse finanziarie per l’innovazione.

Sul tema benessere animale è stata palesata la disponibilità sull’importanza di un aggiornamento delle norme sul trasporto degli animali in considerazione delle evoluzioni scientifiche nonché il parere favorevole circa la limitazione delle esportazioni di animali vivi, con un approccio proporzionato che continui ad agevolare il corretto funzionamento del mercato.

PROMOZIONE

Al via le proposte per la Promozione 2023

Dal 2 febbraio è possibile presentare le proposte relative al Programma di Lavoro Annuale 2023 per la promozione dei prodotti agricoli e agroalimentari. Le domande saranno valutate dall’Agenzia esecutiva per la ricerca dell’UE (REA), che comunicherà gli esiti delle stesse entro novembre. Il Programma di Lavoro Annuale ha un budget annuale di 185,9 milioni di euro per finanziare attività di promozione dei prodotti agroalimentari nell’Unione Europea e nei Paesi Terzi. I progetti, in attuazione della Strategia Farm to Fork, dovranno favorire prodotti conformi a obiettivi di sostenibilità, benessere degli animali e promozione del consumo di frutta e verdura fresche e di regimi alimentari sani e sostenibili. Al di fuori dell’UE, i programmi sono indirizzati alla promozione in Cina, Giappone, Corea del Sud, Singapore e Nord America, poiché ritenuti luoghi ad elevato potenziale di crescita. Inoltre, importanti opportunità sono previste in Nuova Zelanda, Australia e Regno Unito. Per quanto riguarda le IG, alla loro promozione sono destinati 7 milioni di euro per i programmi semplici e 4,2 per i programmi multipli. Le richieste di ammissione ai finanziamenti potranno essere presentate alla REA entro il 20 aprile 2023.

SOSTENIBILITÀ

Adottato il progetto di risoluzione sulla garanzia della disponibilità e dell’accessibilità economica dei fertilizzanti

Il Progetto di proposta di risoluzione della ComAGRI è stato approvato con 38 voti favorevoli, 7 contrari e 2 astensione. Prevede l’esenzione dai dazi all’importazione per tutti i fertilizzanti minerali, ad eccezione di quelli provenienti dalla Russia e della Bielorussia. Questo perché, secondo gli eurodeputati, la Russia ha abusato della sua posizione dominante nelle forniture di gas e ha usato i fertilizzanti come arma politica. Tuttavia, la dipendenza dell’UE dai fertilizzanti dei due Paesi menzionati non dovrebbe essere sostituita dall’importazione di altri fertilizzanti e né dovrebbe essere messo a rischio il passaggio di un’industria europea in grado di produrre fertilizzanti a basse emissioni di carbonio. Pertanto, la ComAGRI guidata dal suo Presidente Norbert Lins, esorta la Commissione affinché sviluppi una strategia a lungo termine sui fertilizzanti e ne presenti una per i nutrienti sostenibili entro giugno 2023.

Considerato che l’aumento dei costi dei fertilizzanti non si attenua e questo si riflette sull’aumento dei costi di produzione, i deputati chiedono alla Commissione Europea e ai Paesi di sostenere gli agricoltori fino a quando il mercato non si sarà stabilizzato e non saranno disponibili alternative ai fertilizzanti minerali. Pertanto, invitano i Paesi a identificare soluzioni che utilizzino in modo efficiente i piani strategici della PAC e, in questo contesto, gli eco-schemi per promuovere la fertilizzazione organica. Inoltre, chiedono che le alternative organiche ai fertilizzanti chimici, in grado di sostituire questi ultimi senza comportare emissioni aggiuntive, siano abilitate al di sopra della soglia nelle zone vulnerabili della direttiva sui nitrati. Il Progetto di risoluzione sarà votato in una delle prossime sessioni plenarie, probabilmente a febbraio.

BIODIVERSITÀ

La Commissione deferisce alla Corte di Giustizia sei Stati membri

Il 26 gennaio la Commissione Europea ha deciso di deferire Bulgaria, Irlanda, Grecia, Italia, Lettonia e Portogallo alla Corte di Giustizia per la mancata attuazione di disposizioni del Regolamento n. 1143/2014, recante disposizioni volte a prevenire e gestire l’introduzione e la diffusione delle specie esotiche invasive. Si tratta di una delle cinque cause di perdita della biodiversità in Europa e nel mondo, causata da animali e piante introdotti in un ambiente naturale in cui normalmente non si trovano, in seguito ad un intervento umano accidentale o intenzionale. La grave minaccia, stimata in danni per 12 miliardi di euro l’anno per l’economia dell’UE, rientra negli obiettivi europei di arrestare la perdita di biodiversità, previsti nel Green Deal e nella Strategia dell’UE sulla Biodiversità per il 2030.

I sei Paesi non hanno elaborato un piano d’azione per contrastare i principali vettori di introduzione e diffusione di specie esotiche invasive. Inoltre, la Bulgaria e la Grecia non hanno ancora istituito un sistema di sorveglianza delle specie esotiche invasive di rilevanza unionale o non lo hanno ancora integrato nel loro sistema esistente, sebbene il termine stabilito per adeguarsi fosse gennaio 2018. La Grecia, altresì, non dispone delle strutture necessarie per effettuare i controlli finalizzati all’impedimento dell’introduzione intenzionale di tali specie.

La ComAGRI presenta il suo progetto di parere sul ripristino della natura

La Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale del Parlamento UE ha presentato il suo progetto di parere, indirizzato alla Commissione per l’Ambiente, la Sanità pubblica e la Sicurezza Alimentare, sulla proposta di regolamento sul ripristino della natura. Il nuovo regolamento persegue, nell’ambito del Green Deal, l’obiettivo di frenare la perdita di biodiversità attraverso il ripristino della natura, costruendo la resilienza degli ecosistemi e dei servizi ecosistemici. Il progetto della ComAGRI ha apportato 129 emendamenti al testo, sottolineando la necessità di determinare i parametri esatti di questa nuova legislazione, in relazione alla sicurezza alimentare, alle catene di approvvigionamento e all’accessibilità dei prodotti alimentari. Il parere cerca di evitare sovrapposizioni con alcune disposizioni appena entrate in vigore, come la PAC, o che sono attualmente in fase di elaborazione, ad esempio la proposta di regolamento sulla certificazione del carbonio. Inoltre, gli obiettivi e gli approcci adottati dalla proposta della Commissione devono, secondo la ComAGRI, essere realistici e raggiungibili. La definizione di questi dovrà essere considerata nell’attuazione dei futuri piani di ripristino dei cambiamenti climatici, che stanno avendo un impatto significativo sugli ecosistemi. Il parere introduce anche elementi in relazione a questo nuovo processo, cioè le caratteristiche peculiari e la vivacità dei territori, l’uso del suolo, la vitalità delle aziende agricole e il ricambio generazionale. Infine, per il raggiungimento degli obiettivi prefissati dovranno essere previsti finanziamenti aggiuntivi e adeguati.

Potenziata l’azione a favore degli impollinatori

La Commissione ha presentato la comunicazione “Un nuovo patto per gli impollinatori” per porre un freno all’allarmante declino degli insetti impollinatori selvatici in Europa, rivedendo l’iniziativa del 2018. La nuova versione definisce le azioni che l’UE e gli Stati membri devono intraprendere per invertire il declino degli impollinatori entro il 2030: ad oggi, infatti, una specie su tre di api, farfalle e sirfidi sta scomparendo. L’iniziativa integra la proposta di normativa sul ripristino della natura ed è un elemento cardine della Strategia sulla Biodiversità per il 2030, la Strategia Farm to Fork e il Green Deal Europeo. La versione riveduta stabilisce una serie di obiettivi per il 2030 e di azioni individuando tre priorità, prima fra tutte quella di migliorare la conservazione degli impollinatori e affrontare le cause del loro declino. Tale obiettivo sarà perseguito migliorando la conservazione delle specie e degli habitat, ripristinando gli habitat degli impollinatori nei paesaggi agricoli, attenuando l’impatto dei pesticidi, migliorando gli habitat degli impollinatori nelle zone urbane e affrontando gli effetti negativi che hanno su di essi i cambiamenti climatici, le specie esotiche invasive e altre minacce, come i biocidi e l’inquinamento luminoso. L’iniziativa si concentrerà anche su come migliorare le conoscenze sul declino degli impollinatori e sulle relative cause e conseguenze. Tra i possibili interventi figurano l’istituzione di un sistema di monitoraggio globale, il sostegno alle attività di ricerca e valutazione e azioni mirate a promuovere lo sviluppo di capacità e la diffusione delle conoscenze. Un’ultima priorità è mobilitare la società e promuovere la pianificazione e la cooperazione strategiche. La Commissione, inoltre, sosterrà gli Stati membri nell’elaborare strategie nazionali a favore degli impollinatori.

Alla luce di ciò, la Commissione invita il Parlamento e il Consiglio ad approvare le nuove azioni e a impegnarsi attivamente nella loro attuazione, in stretta collaborazione con l’insieme dei portatori d’interessi.

COMMERCIO

L’UE e i Paesi partner lanciano la “coalizione dei ministri del Commercio sul clima”

La Commissione Europea, gli Stati membri e 26 Paesi partner lanceranno la “colazione dei ministri del Commercio sul clima”, il primo forum ministeriale mondiale dedicato a questioni relative al clima, al commercio e allo sviluppo sostenibile. La coalizione sosterrà un’azione globale per promuovere politiche commerciali che possano contribuire a fronteggiare i cambiamenti climatici attraverso iniziative locali e mondiali. L’obiettivo è quello di creare partenariati tra le comunità in ambito commerciale e climatico, per individuare modalità con cui la politica commerciale può contribuire ad affrontare i cambiamenti climatici. Promuoverà il commercio e gli investimenti in beni, servizi e tecnologie che contribuiscono a mitigarli e ad adattarvisi. La coalizione fornirà orientamenti politici e individuerà strategie in ambito commerciale per l’adattamento ai cambiamenti climatici e alle condizioni metereologiche estreme, ad esempio attraverso la produzione, la diffusione, l’accessibilità e l’adozione di tecnologie rispettose del clima. La prossima riunione interministeriale si terrà a margine della conferenza ministeriale dell’OMC prevista per l’inizio del 2024.

SVILUPPO RURALE

La Commissione lancia l’Osservatorio rurale

La Commissione Europa ha lanciato l’Osservatorio rurale, un sistema che sostiene la produzione di conoscenze e mira a migliorare la raccolta e la diffusione dei dati relativi alle zone rurali dell’UE. L’Osservatorio rurale contribuisce ad una migliore comprensione delle zone rurali e rappresenta un’importante fonte di informazione per la “prova rurale”, per valutare l’impatto delle iniziative legislative dell’UE sulle aree rurali e fornire elementi concreti per l’elaborazione delle politiche in relazione allo sviluppo delle zone rurali.

INFLAZIONE

Il Commissario per l’Agricoltura Janusz Wojciechowski, in una riunione della ComAGRI del 9 gennaio, ha discusso con i parlamentari dell’impatto inflazionistico sul bilancio della Politica Agricola Comune. Tra i suoi effetti rientra anche la grande discrepanza tra i massimali di spesa decisi dall’UE per la nuova PAC e l’inflazione, che si aggiunge all’aumento dei costi per le materie prime e servizi delle imprese. Il Commissario ha sottolineato la necessità di un intervento dell’Unione Europea volto ad adeguare il bilancio dedicato all’agricoltura all’incremento dell’inflazione, nettamente superiore alle previsioni.

CONSULTAZIONI PUBBLICHE

PUBBLICAZIONI IG

 AUSTRIA

ITALIA

 FRANCIA

 SPAGNA

SVEZIA

DA LEGGERE

  • Indice FAO dei prezzi alimentari: l’Indice FAO dei prezzi alimentari continua a diminuire, registrando una media di 131,2 punti nel gennaio 2023, in calo di 1,1 punti (0,8%). Il decimo calo mensile consecutivo è stato trainato dal calo degli indici dei prezzi degli oli vegetali (-2,9%) e prodotti lattiero-caseari (-1,4%). Sostanzialmente stabili, invece, gli indici dei prezzi di cereali (+0,1%) e della carne (-0,1%).
  • Market Brief sull’agricoltura biologica: la quota di terreni agricoli destinati all’agricoltura biologica è aumentata di oltre il 50% nel periodo 2012-2020, con un aumento annuo del 5,7%. Il Market Brief della Commissione evidenzia come il 9,1% della superficie agricola dell’UE sia stata coltivata biologicamente nel 2020. I quattro Paesi con la più grande superfice coltivata biologicamente sono Francia, Spagna, Italia e Germania, con una quota del 59% del totale nell’ultimo anno di riferimento.
  • Green Deal: un documento della Commissione Europea analizza, sulla base dei recenti studi scientifici, i principali fattori che incidono sulla sicurezza alimentare, ossia l’ambiente, la ricerca, l’innovazione, l’economia, le politiche, etc.
  • Programma attività 2023 Origin: il 26 gennaio Origin ha presentato ai membri di tutto il mondo il suo programma di attività per il 2023. La presentazione del programma annuale rappresenta una novità e permette ai membri di pianificare il loro coinvolgimento. Origin rafforzerà le proprie attività attorno a tre pilastri: protezione, sostenibilità e cooperazione.