Bollettino informativo – Gennaio 2024Bollettino n.24040 del 14/02/2024
Approfondimento normativo mensile


CONSIGLIO UE

La Presidenza belga presenta il programma di lavoro

La Presidenza belga ha presentato il suo programma di lavoro per il primo semestre dell’anno nel settore dell’agricoltura e della pesca. Durante questo periodo il lavoro si concentrerà sulla garanzia della sicurezza e dell’autonomia alimentari, nonché sull’ulteriore rafforzamento della sostenibilità della produzione e del consumo di prodotti alimentari.

In questo contesto, la Presidenza mirerà a garantire un seguito efficiente ed efficace all’attuazione della politica agricola comune e della politica comune della pesca (PAC e PCP). Per quanto riguarda la PAC, avvierà un processo di riflessione su un quadro post-2027. La presidenza ha inoltre informato il Consiglio che proseguirà le discussioni in corso su proposte importanti, comprese quelle sulle nuove tecniche genomiche (NGT), l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari e la produzione e commercializzazione di materiale riproduttivo vegetale e di materiale forestale di moltiplicazione.

Inoltre, la presidenza belga presterà particolare attenzione alla salute e al benessere degli animali e avvierà lavori su un quadro di monitoraggio delle foreste. La presidenza lavorerà altresì alla normativa fitosanitaria e alla messa a punto delle “direttive sulla colazione”. Anche l’innovazione e le nuove tecnologie costituiranno delle priorità.

PROMOZIONE

Aperti gli inviti a presentare proposte per la promozione agroalimentare 2024

Dal 18 gennaio sono aperti gli inviti a presentare proposte per le prossime campagne promozionali dei prodotti agricoli e agroalimentari dell’UE. La Commissione europea stanzierà 185,9 milioni di euro nel 2024 per finanziare tali attività, di cui 92 milioni destinati ai programmi semplici e 84,4 ai programmi multipli. Per candidarsi è necessario creare un profilo nel portale “Finanziamenti e bandi” dell’Agenzia esecutiva europea per la ricerca (REA), selezionare l’invito a presentare proposte e l’argomento per il quale si desidera candidarsi e utilizzare i moduli online per preparare e inviare la proposta prima della scadenza. Successivamente, la REA organizza una valutazione con specialisti indipendenti del settore, i quali controllano e valutano ogni proposta rispetto a criteri definiti. Sulla base di questa valutazione, i candidati ai programmi MULTI verranno informati circa l’esito della loro proposta e, per le candidature selezionate, sarà comunicato il relativo finanziamento. I candidati ai programmi SIMPLE verranno invece informati dalle autorità nazionali del rispettivo paese dell’UE.

La fase di valutazione può durare fino a 6 mesi e, solitamente, l’esito viene comunicato nel tardo autunno. Una volta selezionate le proposte, la REA stipula una convenzione di sovvenzione con i partner del progetto (“i beneficiari”) che specifica gli obiettivi promozionali, la durata e il budget della campagna, il contributo dell’UE, i diritti e gli obblighi. Le parti solitamente firmano la convenzione di sovvenzione entro 3 mesi. Per quanto riguarda i programmi semplici, le convenzioni di sovvenzione vengono firmate tra i beneficiari e le autorità nazionali nei rispettivi Stati membri dell’UE.

Un programma promozionale, per essere valutato positivamente, deve avere una dimensione europea, sia in termini di contenuto che di impatto. I messaggi non devono concentrarsi solo sul prodotto promosso, ma anche sugli standard di produzione europei, sulla qualità e la sicurezza dei prodotti alimentari europei, sulle pratiche e la cultura alimentare europea, sui loghi di qualità dell’Unione europea, ecc.

È possibile inviare la proposta fino al 14 maggio 2024.

PRATICHE COMMERCIALI SLEALI

Indagine sull’efficacia delle misure contro le pratiche commerciali sleali

Il Centro Comune di Ricerca e della Direzione Generale per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale della Commissione Europea ha pubblicato un questionario per valutare l’efficacia delle misure adottate dagli Stati membri nel contesto della Direttiva (UE) 2019/633 sulle pratiche commerciali sleali (UTP) nei rapporti tra imprese nella filiera agricola e alimentare e si rivolge a tutti i fornitori coperti da tale Direttiva. Rientra nell’ambito delle indagini che la Commissione sta conducendo per valutare l’efficacia delle misure adottate dagli Stati membri, i quali erano tenuti a recepirla nel proprio quadro giuridico nazionale entro il 1° maggio 2021 e ad applicarla sei mesi dopo. È possibile compilare il questionario fino al 15 marzo 2024, al seguente link: https://ec.europa.eu/eusurvey/runner/4th_UTP_survey

SOSTENIBILITÀ

Il Parlamento Europeo adotta una direttiva contro greenwashing e informazioni ingannevoli

Il Parlamento Europeo ha dato il via libera definitivo, con 593 voti favorevoli, alla direttiva che mira a proteggere i consumatori da pratiche di commercializzazione ingannevoli e ad aiutarli a compiere scelte di acquisto più informate. A tal fine, saranno aggiunte all’elenco UE delle pratiche commerciali vietate una serie di strategie di marketing problematiche legate al cosiddetto greenwashing (ambientalismo di facciata) e all’obsolescenza precoce dei beni. Le nuove regole mirano a rendere l’etichettatura dei prodotti più chiara e affidabile, vietando l’uso di indicazioni ambientali generiche come “rispettoso dell’ambiente”, “rispettoso degli animali”, “verde”, “naturale”, “biodegradabile”, “a impatto climatico zero” o “eco” se non supportate da prove.

Sarà regolamentato anche l’uso dei marchi di sostenibilità, data la confusione causata dalla loro proliferazione e dal mancato utilizzo di dati comparativi. In futuro, nell’UE saranno autorizzati solo marchi di sostenibilità basati su sistemi di certificazione approvati o creati da autorità pubbliche.

Inoltre, la direttiva vieterà le dichiarazioni che suggeriscono un impatto sull’ambiente neutro, ridotto o positivo in virtù della partecipazione a sistemi di compensazione delle emissioni. Un altro importante obiettivo della nuova legge è far sì che produttori e consumatori siano più attenti alla durata dei prodotti, mentre le informazioni sulla garanzia dovranno essere più visibili e verrà creato un nuovo marchio armonizzato per dare maggiore risalto ai prodotti con un periodo di garanzia più esteso.

Le nuove norme vietano anche le indicazioni infondate sulla durata, gli inviti a sostituire i beni di consumo prima del necessario e le false dichiarazioni sulla riparabilità di un prodotto.

La direttiva deve ora ricevere l’approvazione definitiva del Consiglio per essere poi pubblicata nella Gazzetta ufficiale. Gli Stati membri avranno 24 mesi di tempo per recepirla nel diritto nazionale. La nuova direttiva integra la direttiva sulle asserzioni ambientali, attualmente in fase di discussione a livello di commissione parlamentare, che stabilirà le condizioni specifiche per l’utilizzo delle dichiarazioni ecologiche.

INNOVAZIONE

La ComEnvi adotta la sua posizione sulla proposta della CE relativa alle nuove tecniche genomiche

La Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento Europeo ha adottato, con 47 voti favorevoli, 31 contrari e 4 astensioni, la sua posizione sulla proposta della Commissione relativa alle nuove tecniche genomiche. I deputati sono d’accordo con la proposta di avere due diverse categorie e due normative differenti. Le piante NGT considerate equivalenti a quelle convenzionali (piante NGT di categoria 1) sarebbero esentate dalla maggior parte dei requisiti di sicurezza previsti dalla legislazione UE sugli OGM, requisiti che invece si applicherebbero alle piante NGT di categoria 2.

I deputati concordano inoltre sul fatto che tutte le piante NGT dovrebbero continuare ad essere vietate nella produzione biologica poiché la loro compatibilità richiede un ulteriore approfondimento.

Per le piante NGT 1, i deputati hanno modificato le norme proposte sulla dimensione e sul numero di modifiche necessarie affinché siano considerate equivalenti a quelle convenzionali. I deputati vogliono anche che le sementi NGT siano etichettate di conseguenza e che venga creato un elenco pubblico online di tutte le piante NGT 1.

Anche se non ci sarebbe un’etichettatura obbligatoria per le piante NGT 1, la ComEnvi chiede una relazione della Commissione sulla percezione delle nuove tecniche da parte dei consumatori e dei produttori, sette anni dopo l’entrata in vigore del regolamento. Per gli impianti NGT 2, i deputati concordano nel mantenere i requisiti della legislazione sugli OGM, compresa l’etichettatura obbligatoria dei prodotti.

Per incentivarne l’adozione, sostengono una procedura accelerata per la valutazione dei rischi, che dovrebbero contribuire a un sistema agroalimentare più sostenibile, senza però tralasciare il rispetto del principio di precauzione. Inoltre, hanno modificato la proposta della Commissione per introdurre un divieto totale di brevetti per tutte le piante NGT, materiale vegetale, parti di esse, informazioni genetiche e caratteristiche di processo che contengono, per evitare incertezze giuridiche, aumento dei costi e nuova dipendenza per agricoltori e allevatori. Richiedono altresì una relazione, entro giugno 2025, che analizzi l’impatto dei brevetti sull’accesso degli allevatori e degli agricoltori a vari materiali riproduttivi vegetali, nonché una proposta legislativa per aggiornare di conseguenza le norme dell’UE sui diritti di proprietà intellettuale.

Gli NGT sono una varietà di tecniche che alterano il materiale genetico di un organismo. Attualmente tutte le piante ottenute tramite NGT sono soggette alle stesse regole degli OGM , che sono tra le più severe al mondo. Gli NGT potrebbero contribuire a rendere il nostro sistema alimentare più sostenibile e resiliente sviluppando varietà vegetali migliorate che siano resilienti al clima, resistenti ai parassiti, diano rese più elevate o che richiedano meno fertilizzanti e pesticidi.

Diversi prodotti NGT sono già o stanno per diventare disponibili sul mercato al di fuori dell’UE (ad esempio le banane nelle Filippine che non scuriscono, con la potenziale riduzione di sprechi alimentari ed emissioni di CO2). L’Autorità europea per la sicurezza alimentare ha peraltro valutato i potenziali problemi di sicurezza dei NGT.

PAC

La Commissione propone una deroga di un anno per alcune norme della PAC

La Commissione europea propone ha proposto di consentire agli agricoltori dell’UE di avvalersi, per il 2024, di deroghe alle norme della politica agricola comune che li obbligano a mantenere alcune superfici non produttive. La proposta della Commissione, inviata il 31 gennaio agli Stati membri che la voteranno in una riunione di comitato, fornisce una prima risposta politica concreta alle preoccupazioni espresse dagli agricoltori per il loro reddito e fa inoltre seguito alle richieste formulate da diversi Stati membri nelle riunioni del Consiglio “Agricoltura”.

Per ricevere il sostegno della PAC cui hanno diritto, gli agricoltori devono rispettare un insieme rafforzato di nove norme benefiche per l’ambiente e il clima. Questo principio di condizionalità si applica a quasi il 90% della superficie agricola utilizzata nell’UE e svolge un ruolo importante nell’adozione di pratiche agricole sostenibili. Tale insieme di norme di base è denominato BCAA, ossia “buone condizioni agronomiche e ambientali”.

La norma BCAA 8 impone, tra l’altro, di destinare una percentuale minima di seminativi a superfici o elementi non produttivi. Questi ultimi si riferiscono generalmente ai terreni lasciati a riposo, ma comprendono anche siepi o alberi. Le aziende con meno di dieci ettari di seminativi sono di norma esentate da tale obbligo. Oggi la Commissione offre a tutti gli agricoltori dell’UE la possibilità di essere esentati da tale requisito e di essere ancora ammissibili al pagamento diretto di base previsto dalla PAC.

Anziché lasciare a riposo o mantenere non produttivi i terreni sul 4 % dei loro seminativi, gli agricoltori dell’UE che coltivano colture azotofissatrici (come lenticchie, piselli o fave) e/o colture intercalari sul 7 % dei loro seminativi saranno considerati conformi al requisito. Le colture intercalari sono le piante che crescono tra due colture principali e possono servire da foraggio per gli animali o da concime verde. L’uso di colture azotofissatrici e intercalari comporta una serie di benefici ambientali per la salute del suolo, compresa la biodiversità del suolo, ed evita la lisciviazione dei nutrienti. Le colture devono essere coltivate senza l’uso di prodotti fitosanitari per mantenere l’ambizione ambientale della PAC.

La proposta della Commissione è attentamente calibrata per garantire il giusto equilibrio tra, da un lato, offrire un sostegno adeguato agli agricoltori che devono far fronte a numerose crisi e, dall’altro, proteggere la biodiversità e la qualità del suolo. Il regolamento si applicherà retroattivamente a decorrere dal 1° gennaio 2024. Gli Stati membri che intendono applicare la deroga a livello nazionale devono inviare una notifica alla Commissione entro 15 giorni, in modo che gli agricoltori possano essere informati il prima possibile.

COMMERCIO

Scambio di opinioni durante il Consiglio Agrifish

Nel contesto di un surplus commerciale di 58 miliardi di EUR per il 2023, i ministri dell’agricoltura europei, durante il Consiglio Agrifish del 23 gennaio, hanno proceduto a uno scambio di opinioni sulle varie opportunità e sfide legate al commercio agroalimentare, sulla base delle informazioni fornite dalla Commissione.

La presidenza ha sottolineato l’importanza di questo dibattito, osservando che rafforzare la competitività e garantire la sovranità alimentare figurano tra le priorità della presidenza belga. I ministri hanno inoltre incentrato la loro discussione sugli scambi commerciali dell’UE con i suoi principali partner commerciali, tra cui l’Ucraina, il Regno Unito e gli Stati Uniti. A tale riguardo, i ministri hanno ribadito il loro sostegno all’Ucraina e il loro impegno a contribuire alla sicurezza alimentare globale, tenendo conto nel contempo dell’impatto sui mercati dell’UE e della necessità di una riflessione sul lungo termine.

Infine, il Consiglio ha sottolineato l’importanza di un sistema globale basato su regole, dello sviluppo sostenibile e dell’autonomia strategica aperta.

Il Consiglio ha altresì evidenziato che, nonostante le gravi sfide cui il settore agricolo dell’UE ha dovuto far fronte negli ultimi anni, l’UE continua a detenere una posizione di leadership a livello mondiale in termini di competitività, sicurezza alimentare e contributo alla sicurezza alimentare internazionale, in gran parte grazie alla PAC.

Nel corso del dibattito i ministri hanno preso in esame il contesto geopolitico in evoluzione e le ambizioni dell’UE per quanto riguarda la transizione verde e digitale.

Il Consiglio ha inoltre proceduto a uno scambio di opinioni sulla 13ª riunione ministeriale dell’OMC e sulle discussioni bilaterali in corso per la conclusione di accordi di libero scambio con l’Australia, il Mercosur e altri partner commerciali. In tale contesto, i ministri hanno espresso la loro disponibilità a sostenere tali accordi il prima possibile, così da conseguire benefici tangibili per tutte le parti coinvolte, compreso il settore agricolo.

PUBBLICAZIONI IG

Italia

Austria

  • Approvazione di una modifica non minore del disciplinare dell’IGP “Marchfeldsparge

Belgio

Croazia

Francia

  • Pubblicazione di una domanda di registrazione dell’IGP “Abricot des Baronnies
  • Registrazione dell’IGP “Sel de Camargue/Fleur de sel de Camargue”

Grecia

Polonia

Portogallo

Spagna

Svezia

IG EXTRA UE

Turchia

ISCRIZIONI ATTO DI GINEVRA

DA LEGGERE

  • Surplus commerciale agroalimentare UE: il surplus commerciale agroalimentare mensile dell’UE ha raggiunto il livello più alto degli ultimi tre anni nell’ottobre 2023 con 6,9 miliardi di euro. La bilancia commerciale cumulata da gennaio a ottobre 2023 ha raggiunto i 58 miliardi di euro, ovvero 10,6 miliardi di euro in più rispetto allo stesso periodo del 2022. Sono questi i principali risultati dell’ultimo rapporto mensile sul commercio agroalimentare pubblicato dalla Commissione europea. Approfondisci
  • Misure di crisi per il settore agroalimentare: la Commissione europea ha pubblicato un rapporto sull’uso delle misure di crisi adottate per sostenere il settore agroalimentare dell’UE dal 1° gennaio 2014 alla fine del 2023. Il rapporto mostra che gli strumenti giuridici per le misure eccezionali dell’Organizzazione Comune dei Mercati (OCM) forniscono la flessibilità necessaria per affrontare vari tipi di crisi. Nel complesso, le misure adottate si sono rivelate efficaci nell’aiutare gli agricoltori e i produttori dell’UE a far fronte all’impatto delle crisi. Approfondisci
  • Indice FAO dei prezzi alimentari di gennaio: continuano a scendere, anche se leggermente, i prezzi mondiali delle materie prime, registrando un calo dell’1% rispetto a dicembre e del 10,4% rispetto a gennaio 2023. In calo le quotazioni dei cereali (-2,2%) e della carne (-1,4%). In aumento i prezzi di zucchero (+0,8%) e degli oli vegetali (+0,1%), mentre restano pressoché invariati quelli dei prodotti lattiero-caseari. Inoltre, secondo le previsioni la produzione mondiale di cereali nel 2023 dovrebbe raggiungere il massimo storico di 2.836 milioni di tonnellate, in aumento dell’1,2% rispetto al 2022. Approfondisci

 

Attività finanziata con il contributo Masaf D.M. n. 250758 del 15 maggio 2023.