Bollettino informativo – Giugno 2022Bollettino n.22179 del 08/07/2022
Approfondimento normativo mensile


IG NON AGRI

 La Commissione Europea ha presentato la sua proposta di regolamento relativo alla protezione delle Indicazioni Geografiche dei prodotti non agricoli, come l’artigianato e i prodotti industriali. I vantaggi che si potrebbero raggiungere con l’adozione di un sistema uniforme riguardano, principalmente, l’aiuto ai produttori per rimanere competitivi nei mercati di nicchia, la fornitura di informazioni più precise per i consumatori sull’autenticità dei prodotti e un maggiore impulso alle economie regionali. La proposta mira a garantire che i produttori possano beneficiare appieno del quadro internazionale per la registrazione e la protezione delle IG (“Sistema di Lisbona”). All’interno della stessa, vengono definiti i prodotti artigianali come quelli fabbricati totalmente a mano oppure con l’ausilio di strumenti manuali o mezzi meccanici, con il contributo manuale che costituisce la componente più importante del prodotto finito, e i prodotti industriali quali quelli fabbricati in modo standardizzato, generalmente in massa e mediante l’uso di macchine. Similmente ai prodotti agroalimentari, affinché tali prodotti possano beneficiare della protezione dell’IG devono possedere determinati requisiti: essere originari di un determinato luogo, regione o Stato; all’origine geografica devono essere essenzialmente attribuibili una data qualità o reputazione o altre caratteristiche; la produzione deve svolgersi, per almeno una delle sue fasi, nella zona geografica definita. Nella proposta viene, altresì, prevista la definizione di evocazione, presente laddove un termine, segno o altro aspetto dell’etichettatura o dell’imballaggio presenti, agli occhi di un consumatore ragionevolmente cauto, un legame diretto e chiaro con il prodotto disciplinato dall’indicazione geografica registrata, sfruttando, indebolendo, svigorendo o danneggiando in tal modo la reputazione del nome registrato. Analogamente agli ingredienti nelle IG agroalimentari, non è pregiudicato l’uso di una IG da parte dei produttori per indicare che un prodotto fabbricato o manufatto contiene, come parte o componente, un prodotto designato da tale Indicazione Geografica, a condizione che tale uso sia conforme a pratiche commerciali leali e non indebolisca, né svigorisca o danneggi la reputazione dell’Indicazione Geografica. Inoltre, l’Indicazione Geografica che designa una parte o un componente di un prodotto non può essere utilizzata nella denominazione di vendita, salvo il caso in cui vi sia un accordo con un’associazione di produttori, come previsto anche nella proposta di regolamento sulle IG del Food. Previsione rilevante è quella che prevede la possibilità, per gli Stati membri, di autorizzare un’autodichiarazione dei produttori per la verifica del rispetto del disciplinare, da presentare ogni tre anni. Infine, la proposta specifica che il logo utilizzato per le IG Non Agri dovrebbe coincidere con quello usato per le Indicazioni Geografiche dei prodotti agroalimentari.

STATI UNITI

Dato che i produttori e consumatori statunitensi acquisiscono sempre maggiore familiarità e apprezzano i vantaggi derivanti dalle IG, oriGIn ha promosso un dibattito approfondito sui nomi geografici distintivi tra le autorità pubbliche e il settore privato negli Stati Uniti. Per tale motivo, ha pubblicato un documento sui nomi geografici distintivi negli Stati Uniti, così da rappresentare il primo passo di una strategia volta a discutere gli strumenti adeguati per gli agricoltori statunitensi per proteggere la genuinità dei prodotti agroalimentari, vini e liquori, nonché di una strategia per promuovere lo sviluppo sostenibile delle comunità rurali in uno scenario post-covid. A tale iniziativa si è arrivati, infatti, per il crescente interesse stimolato, nel corso degli anni, negli Stati Uniti nonostante tale Stato resta uno dei pochi al Mondo che non fornisce un sistema indipendente per riconoscere e proteggere le IG.

ACCORDI COMMERCIALI

Accordo UE – Nuova Zelanda

In merito all’Accordo tra UE e Nuova Zelanda, si segnala che gli elementi dei negoziati tra i due Paesi si stanno sviluppando considerevolmente. L’obiettivo perseguito è quello di raggiungere un accordo prima della pausa estiva, cioè durante il ciclo finale di negoziati a luglio, all’inizio della Presidenza Ceca (luglio – dicembre). In relazione alle IG, i negoziatori della Commissione Europea hanno riferito che il testo sulla protezione delle IG prevede un buon livello di protezione in Nuova Zelanda, simile a quello offerto all’interno dell’Unione Europea. Tuttavia, non sarebbe garantita una protezione ampia contro l’evocazione, in quanto il testo si riferirebbe alla protezione contro lo sfruttamento della reputazione del prodotto che va oltre la sua categoria. Un punto delicato riguarda la data da utilizzare in relazione all’applicazione delle regole di coesistenza tra IG e marchi: l’UE ha chiesto di mantenere la data di pubblicazione della “short list” delle IG dell’UE (1° ottobre 2018) mentre la Nuova Zelanda vorrebbe che la data fosse quella dell’entrata in vigore dell’Accordo o, al massimo, della firma dell’Accordo stesso. In ogni caso, con la firma verrà introdotto il principio già previsto nell’Accordo UE-Cina sulle IG, consistente nella presunzione di malafede per i marchi registrati dopo la pubblicazione della lista di IG dell’UE. Tra le IG protette, che saranno oggetto di protezione immediata o eliminazione graduale dell’uso del nome della IG da parte degli operatori in Nuova Zelanda, risulta problematico anche il caso del “Parmesan”. Infatti, insieme ad altre IG quali “Feta”, “Gruyère” e “Porto”, la Nuova Zelanda vuole permettere ai suoi operatori di continuare ad utilizzare tale denominazione, qualora dimostrino di averla utilizzata per un congruo tempo mentre, al contrario, l’UE chiede una graduale eliminazione del loro uso. Nel caso specifico del “Parmesan”, la Nuova Zelanda vuole introdurre nell’Accordo una clausola volta a specificare che la protezione offerta al “Parmigiano Reggiano” non si estende a quella del nome “Parmesan”. I prodotti DOP IGP italiani inclusi nella lista di IG dell’UE che verrebbero protetti in Nuova Zelanda, sono: l’Aceto Balsamico di Modena IGP, l’Asiago DOP, la Bresaola della Valtellina IGP, Castelmagno DOP, la Finocchiona IGP, la Fontina DOP, Gorgonzola DOP, Grana Padano DOP, il Kiwi Latina IGP, la Mela Alto Adige / Südtiroler Apfe IGP, Montasio DOP, Monti Iblei DOP, Mortadella di Bologna IGP, la Mozzarella di Bufala Campana DOP, il Parmigiano Reggiano DOP, il Pecorino Romano DOP, il Pecorino Toscano DOP, il Piave DOP, il Prosciutto di Parma DOP, il Prosciutto di San Daniele DOP, il Prosciutto Toscano DOP, il Provolone Valpadana DOP, i Salamini Italiani alla Cacciatora DOP e, infine, il Taleggio DOP.

Indicazioni Geografiche Ecuador

Conformemente a quanto disposto all’articolo 209 dell’Accordo commerciale tra l’Unione Europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Colombia, il Perù e l’Ecuador, dall’altra, le autorità ecuadoriane hanno presentato l’elenco allegato delle indicazioni geografiche protette in tale Paese, ai fini della protezione nell’ambito dell’Accordo. La Commissione, la quale sta valutando attentamente se tali IG debbano essere protette, ha invitato gli Stati membri o i Paesi terzi, nonché tutti gli aventi un interesse legittimo, a presentare eventuali opposizioni alla registrazione di tale opposizione. Le IG ecuadoriane da proteggere nell’Unione Europea riguardano il “Café De Galapagos”, l’arachide “Maní De Transkutukú” e il prodotto ortofrutticolo “Pitahaya Amazónica De Palora”.

AMBIENTE

Pesticidi

Il 22 giugno, la Commissione Europea ha pubblicato la revisione del quadro normativo europeo sui pesticidi, proponendo un regolamento sull’uso sostenibile dei pesticidi. Questo nuovo regolamento, facente parte della strategia Farm to Fork, non persegue l’obiettivo di vietare i pesticidi ma di sostituirli con alternative sicure e sostenibili e di utilizzarli come ultima risorsa. La principale rivendicazione della proposta di regolamento è quella di stabilire un obiettivo legalmente vincolante a livello europeo e nazionale per ridurre l’uso dei pesticidi del 50% entro il 2030. A seguito di intense discussioni tra i vari Commissari dell’UE e delle pressioni esercitate da diversi Stati membri, la proposta originale della CE è stata modificata. L’uso dei pesticidi sarà valutato caso per caso per ogni Stato membro e il calcolo terrà conto dell’intensità di tale uso e degli sforzi di riduzione compiuti in passato. Tuttavia, l’obiettivo di riduzione non potrà in ogni caso essere inferiore al 35% sia per l’uso che per il rischio dei pesticidi. La Commissione, per sostenere gli sforzi degli agricoltori, propone di utilizzare i fondi della PAC, collegando la proposta di regolamento sui pesticidi ai Piani strategici nazionali. Gli Stati membri dovranno includere nei loro PSN le modalità che contribuiscono alla riduzione dei pesticidi e potranno, inoltre, fornire aiuti agli agricoltori nell’ambito della PAC per coprire i costi di transizione e concedere fondi aggiuntivi, ad esempio tramite aiuti agli investimenti. Un’altra importante disposizione di questo nuovo regolamento è il divieto di utilizzo di tutti i pesticidi nelle aree sensibili. L’uso sarà vietato in luoghi come le aree verdi urbane, i parchi pubblici o i giardini, così come nelle aree protette in conformità con “Natura 2000” e nelle aree ecologicamente sensibili. Gli Stati membri dovranno presentare relazioni annuali sui progressi compiuti nel raggiungimento degli obiettivi nonché relazioni sull’attuazione, per facilitare l’esame da parte della Commissione.

Agricoltura Biologica

Il Parlamento Europeo ha adottato una risoluzione, il 3 maggio, sul Piano d’azione dell’UE per l’agricoltura biologica. All’interno di questa, emerge l’accoglimento con favore della Comunicazione della Commissione relativa a un Piano d’azione per lo sviluppo della produzione biologica, l’obiettivo di aumentare la superficie agricola dell’UE destinata a tale agricoltura entro il 2030 mediante lo sviluppo dell’offerta e della domanda e il riconoscimento, da parte della Commissione, dell’agricoltura biologica quale componente principale del percorso dell’UE verso sistemi alimentari più sostenibili. Inoltre, il Parlamento invita la Commissione a effettuare una valutazione d’impatto per quanto riguarda la quota della superficie agricola dell’UE destinata all’agricoltura biologica, ritenendo che lo sviluppo di questa generi un gran numero di esternalità e benefici positivi per la mitigazione dei cambiamenti climatici, la biodiversità e la protezione del suolo, contribuendo, in tal modo, al conseguimento degli obiettivi delle Strategie “Farm to Fork” e sulla “Biodiversità”, nonché del Green Deal. Altresì, viene sottolineata la differenza di quota di superficie agricola Bio tra i diversi Stati membri, evidenziando come tale aspetto debba essere preso in considerazione in fase di sviluppo di politiche e strumenti di sostegno alla produzione biologica. Per quanto riguarda la fiducia dei consumatori, viene manifestato il sostegno a incrementare ulteriormente la promozione e condivisione delle informazioni relative al logo biologico dell’UE tra i consumatori, esprimendo, al contempo, forte preoccupazione circa le etichette, imballaggi e pubblicità fuorvianti che rendono difficile distinguere i prodotti convenzionali da quelli biologici. Infine, il Parlamento Europeo ha espresso l’essenzialità degli incentivi volti a incoraggiare gli agricoltori ad adottare e mantenere metodi di produzione Bio, attraverso misure di sviluppo rurale dotate di risorse adeguate, regimi ecologici finanziariamente interessanti e una combinazione di entrambi gli strumenti.

Piano REPowerEU

La Commissione Europea ha pubblicato una Comunicazione sul Piano REPowerEU, che mira a ridurre rapidamente la dipendenza europea dai combustibili fossili russi, imprimendo un’accelerazione alla transizione verso l’energia pulita e unendo le forze per giungere a un sistema energetico più resiliente e a una vera Unione dell’energia. Il Piano, che si innesta sul pacchetto di proposte “Fit for 55” integrando gli interventi in materia di sicurezza dell’approvvigionamento energetico e stoccaggio di energia, include una serie di azioni supplementari volte a risparmiare energia, diversificare l’approvvigionamento, sostituire rapidamente i combustibili fossili accelerando la transizione europea all’energia pulita e combinare investimenti e riforme in modo intelligente. In relazione al risparmio energetico, la Commissione propone di innalzare al 13% l’obiettivo vincolante della direttiva sull’efficienza energetica, invitando il Parlamento e il Consiglio ad aprire la strada a ulteriori risparmi e miglioramenti dell’efficienza energetica degli edifici. Sul tema della diversificazione delle importazioni di energia, l’Unione Europea collabora da diversi mesi con i partner internazionali per diversificare l’approvvigionamento e mitigare gli aumenti dei prezzi dell’energia. La Commissione e gli Stati membri hanno, a tal fine, istituito una piattaforma dell’UE per l’acquisto volontario in comune di gas, GNL e idrogeno. La piattaforma per l’energia svolgerà tre funzioni a sostegno dell’acquisto in comune di gas, identificate nell’aggregazione e strutturazione della domanda, uso ottimizzato e trasparente delle infrastrutture di importazione, stoccaggio e trasporto, e mobilitazione internazionale. Nella Comunicazione si evidenzia, inoltre, il piano per sostituire i combustibili fossili e accelerare la transizione europea all’energia pulita. L’abbandono dei combustibili fossili russi sarà, infatti, incentivato dall’accelerazione e diffusione massiccia delle rinnovabili nella produzione di energia elettrica, nell’industria, nell’edilizia e nei trasporti, contribuendo altresì ad una riduzione dei prezzi dell’energia elettrica. Per promuovere le energie rinnovabili, la Commissione propone di rivedere al rialzo l’obiettivo per il 2030 della direttiva sulle energie rinnovabili, passando dal 40% della proposta dello scorso anno al 45%. In merito al solare fotovoltaico, la Commissione fissa con REPowerEU l’obiettivo di installare più di 320 GW di solare fotovoltaico entro il 2025. Inoltre, la Commissione presenta la strategia dell’UE per l’energia solare e introduce l’iniziativa europea per i tetti solari. Ulteriori potenzialità sono rilevate nell’energia eolica, nella diffusione dell’idrogeno rinnovabile come sostituto del gas naturale e nell’espansione della produzione di biometano sostenibile. Secondo l’analisi della Commissione, il Piano richiederà investimenti aggiuntivi di 210 miliardi di euro da qui al 2027, in aggiunta a quelli necessari per realizzare gli obiettivi del pacchetto “Fit for 55”. Tali investimenti, tuttavia, saranno ripagati grazie al risparmio annuo di 80 miliardi euro sulle importazioni di gas, 12 miliardi di euro sulle importazioni di petrolio e 1,7 miliardi di euro sulle importazioni di carbone.

Studio sul Green Deal

In risposta alla sfida di ricostruire un’Europa resiliente, sostenibile, bella e socialmente più inclusiva, mentre affronta una crisi climatica e una pandemica, il Nuovo Bauhaus Europeo è stato lanciato come un programma globale per abbattere i silos e andare oltre l’innovazione all’interno di settore specifici. Lo studio combina le conoscenze raccolte da una revisione della letteratura delle pubblicazioni più aggiornate che si occupano di innovazione nei settori della tecnologia e delle arti, con la comprensione acquisita da interviste con attori di una vasta gamma di industrie, settori professionali, istituzioni e gruppi sociali. È offerta, così, una grande opportunità agli europei per costruire un futuro sostenibile dal punto di vista ambientale, culturale ed economico, richiedendo un cambiamento culturale, cognitivo, imprenditoriale, istituzionale e sociale. I contributi di questo studio offrono un’istantanea più sfumata di come il Nuovo Bauhaus Europeo potrebbe contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal. La prima sezione di concentra sul contesto e sulla metodologia dello studio, spiegandone le motivazioni e i passi intrapresi per raccogliere spunti e combinare osservazioni utili. La seconda sezione organizza la rassegna della letteratura in cinque capitoli principali, evidenziando le sfide, esigenze, idee e potenziali soluzioni emerse dai documenti e dai rapporti studiati.

ETICHETTATURA

Webinar su etichettatura nutrizionale

L’11 maggio, l’Intergruppo Cambiamento climatico, biodiversità e sviluppo sostenibile del Parlamento Europeo, ha organizzato un webinar volto ad analizzare le possibilità di emersione del pieno potenziale del sistema di etichettatura degli alimenti. Oggetto dell’incontro sono stati, principalmente, il sistema di etichettatura nutrizionale FOP e il Nutri-score, evidenziando come quest’ultimo non riesca ad includere la Dieta Mediterranea e la Dieta Nordica, suscitando numerose preoccupazioni e polemiche. Sono intervenuti relatori provenienti da diverse istituzioni e organizzazioni di stakeholder, tra cui Giorgos Rossides, Capo di Gabinetto della Commissaria per la Salute e la Sicurezza Alimentare Stella Kyriakides, che ha sottolineato la necessità di avere una dieta sostenibile e sana per garantire l’opzione più semplice per i consumatori. La Commissione ha dichiarato che la proposta relativa all’etichettatura nutrizionale si baserà su prove scientifiche e terrà conto della specificità di prodotti come l’olio di oliva e le Indicazioni Geografiche, riconoscendo, al contempo, il contributo positivo della Dieta Mediterranea alla salute. Bruno Menne del Copa-Cogeca ha dichiarato la propria contrarietà al Nutri-score, affermando che questo spingerebbe verso il consumo di prodotti riformulati e iper trasformati mettendo a rischio i prodotti tradizionali, al pari di quanto dichiarato da Christina Papanikolaou della Camera delle Piccole e Medie Industrie di Atene, che ha inoltre evidenziato la necessità di basare il FOPNL sul profilo nutrizionale e sulla posizione dei prodotti nelle abitudini della popolazione europea. Favorevole al Nutri-score, invece, l’intervento di Emma Calvert del BEUC, l’Organizzazione europea dei consumatori, in quanto ritenuto strumento in grado di aiutare i consumatori a scegliere in modo più sano i prodotti consumati.

PROMOZIONE

Proposte di progetto presentate

In risposta agli inviti per la promozione dei prodotti agricoli AGRIP-SIMPLE 2022 e AGRIP-MULTI 2022, l’Agenzia Esecutiva Europea per la Ricerca (REA) ha ricevuto 157 proposte da parte di candidati provenienti da 21 Paesi. I progetti di promozione dei prodotti agricoli, finanziati con risorse pari a 176,4 milioni di euro, mirano a migliorare la competitività del settore agricolo dell’UE, cercando, al contempo, di aprire nuove opportunità di mercato e rafforzare le imprese esistenti. Questi, dovrebbero riguardare attività in linea con il Green Deal, la Strategia Farm to Fork e il Piano Europeo di lotta al cancro, nonché il Piano d’azione per la produzione biologica nell’UE e la Comunicazione sull’iniziativa dei cittadini europei “End the Cage Age”. Le campagne promozionali evidenzieranno gli elevati standard di sicurezza dei prodotti agroalimentari dell’UE e i regimi di qualità europei, senza dimenticare la sostenibilità del sistema. I progetti saranno selezionati da valutatori esterni, le cui valutazioni saranno annunciate in autunno.

COMMERCIO

Valore economico del commercio agroalimentare UE

Il valore totale del commercio agroalimentare dell’UE ha raggiunto, nel gennaio 2022, un valore di 28,3 miliardi di euro, registrando un aumento del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La Relazione mensile sul commercio della Commissione Europea ha evidenziato, inoltre, una continuazione della tendenza a minori esportazioni a discapito di maggiori importazioni di prodotti agroalimentari, iniziata nell’autunno del 2021, comportando in tal modo una significativa diminuzione della bilancia commerciale, in calo del 50% rispetto a settembre 2021. I maggiori aumenti delle esportazioni sono stati riscontrati nelle vendite verso il Regno Unito e gli Stati Uniti, che, insieme alla Cina, rappresentano il 40% di tutte le esportazioni agroalimentari dell’UE. Nel Regno Unito, le esportazioni sono cresciute del 36% grazie all’incremento delle esportazioni di pollame e uova, verdure, birra, sidro e altre bevande, mentre negli Stati Uniti è stato registrato un aumento del 21%, in gran parte trainato da cereali e pollame e uova. Le principali fonti di importazione, invece, sono state gli Stati Uniti e il Brasile, seguiti da Regno Unito e Ucraina. L’aumento maggiore è stato riscontrato nelle importazioni dal Regno Unito, cresciute del 137% raggiungendo un valore di oltre 1 miliardo di euro, con una crescita particolarmente intensa del vino e dei prodotti a base di vino, nonché pollame e uova. Prima dell’invasione russa, invece, le importazioni dall’Ucraina erano cresciute dell’88% grazie, principalmente, al settore dei cereali. In relazione a prodotti specifici, le prime tre categorie di esportazione dell’UE, che rappresentano un quarto di tutte, sono costituite dai cereali e prodotti molitori, prodotti lattiero-caseari e vino e prodotti a base di vino, mentre la carne suina ha visto diminuire il proprio valore del 16%. Sul fronte importazioni, invece, sono state registrate notevoli influenze da parte del settore dei semi oleosi e di colture proteiche nonché di oli vegetali, registrando però un forte calo delle importazioni di olive e oli d’oliva nella misura del 18%.

UCRAINA

Sospensione dei dazi

Il Parlamento Europeo ha approvato la sospensione, per un anno, dei dazi doganali su tutte le importazioni ucraine. Tale liberalizzazione temporanea del commercio arriva in risposta all’impatto della guerra russa contro l’Ucraina che sta ostacolando la capacità commerciale del Paese. Le misure prevedono la completa rimozione dei dazi all’importazione di prodotti industriali, dei dazi doganali di prodotti ortofrutticoli, nonché dei dazi antidumping e le misure di salvaguardia di importazioni di acciaio.

CONSULTAZIONI PUBBLICHE

Un sistema alimentare sostenibile

La Commissione ha aperto una consultazione pubblica sul “Sistema Alimentare Sostenibile”, in relazione all’obiettivo di rendere sostenibile il sistema alimentare dell’UE e integrare la sostenibilità in tutte le politiche alimentari. L’iniziativa stabilirà i principi e gli obiettivi generali, nonché i requisiti e le responsabilità di tutti gli attori del sistema alimentare dell’UE. Nello specifico, saranno stabilite norme in materia di: etichettatura relativa alla sostenibilità dei prodotti alimentari; criteri minimi per gli appalti pubblici sostenibili di prodotti alimentari; governance e monitoraggio. È possibile partecipare alla consultazione pubblica tramite la compilazione dell’apposito questionario predisposto, entro il 21 luglio 2022.

Sprechi alimentari

In linea con gli obiettivi della Strategia “Farm to Fork”, la Commissione ha lanciato una consultazione pubblica al fine ridurre gli sprechi alimentari. Questi, infatti, riducono le nostre risorse naturali e generano emissioni di gas a effetto serra. Per tale motivo, l’iniziativa mira a proporre obiettivi giuridicamente vincolanti per ridurre gli sprechi alimentari, in modo da contribuire a limitare l’impatto della filiera alimentare sull’ambiente e sul clima e garantire una maggiore disponibilità di alimenti per il consumo umano, creando così un sistema alimentare più sostenibile. È possibile partecipare alla consultazione pubblica fino al 16 agosto 2022, compilando l’apposito questionario.

PUBBLICAZIONI IG

Italia:

Registrazione della IGP “Lenticchia di Onano

Approvazione di una modifica minore al disciplinare dell’IGP “Mortadella di Bologna

Approvazione di una modifica non minore al disciplinare della DOP “Nocciola Romana

Approvazione di una modifica minore al disciplinare della DOP “Farina di Neccio della Garfagnana

Approvazione di una modifica non minore al disciplinare dell’IGP “Radicchio di Verona

Richiesta di una modifica non minore al disciplinare del formaggio DOP “Murazzano

Richiesta di una modifica non minore al disciplinare alla IGP “Scalogno di Romagna

Richiesta di una modifica non minore al disciplinare dell’Olio DOP “Chianti Classico

Richiesta di registrazione dell’IGP “Castagna di Roccamonfina

Richiesta di registrazione dell’IGP “Finocchio di Isola Capo Rizzuto

 Germania:

Richiesta di registrazione dell’IGP “Peitzer Karpfen

Registrazione dell’IGP “Spreewälder Gurkensülze IGP

 Spagna:

Approvazione di una modifica minore al disciplinare della DOP “Aceite Campo de Calatrava

Approvazione di una modifica minore al disciplinare della DOP “Chorizo Riojano

Approvazione di una modifica minore al disciplinare dell’IGP “Cordero Manchego

Approvazione di una modifica minore al disciplinare dell’IGP “Patatas de Prades” / “Patates de Prades

Richiesta di registrazione dell’IGP “Vaca Gallega – Buey Gallego

Richiesta di registrazione della DOP “Alubia de Anguiano

Approvazione di una modifica minore al disciplinare della DOP “Turrón de Agramunt / Torró d’Agramunt

Approvazione di una modifica non minore al disciplinare della DOP “Arroz del Delta del Ebro / Arròs del Delta de l’Ebre

Grecia:

Richiesta di registrazione dell’IGP “Αρνάκι Λήμνου / Arnaki Limnou”

Repubblica Slovacca

Richiesta di registrazione della DOP “Bardejovský Med” / “Med z Bardejova

Portogallo

Richiesta di registrazione dell’IGP “Marmelada Branca de Odivelas

Richiesta di una modifica non minore al disciplinare della DOP “Carne Arouquesa

Registrazione della IGP “Maranho da Sertã IGP

Francia:

Richiesta di una modifica non minore al disciplinare dell’IGP “Agneau de lait des Pyrénées

Approvazione di una modifica minore al disciplinare dell’IGP “Bulot de la Baie de Granville

Approvazione di una modifica minore al disciplinare del formaggio DOP “Sainte-Maure de Touraine

Approvazione di una modifica non minore al disciplinare della IGP “Agneau du Périgord

Richiesta di una modifica non minore al disciplinare della DOP “Beurre Charentes-Poitou” / “Beurre des Charentes” / “Beurre des Deux-Sèvres

Registrazione della DOP “Cidre du Perche/Perche

Registrazione delle IGP “Cancoillotte

Lituania:

Approvazione di una modifica minore al disciplinare del formaggio DOP “Liliputas

Ungheria:

Richiesta di registrazione dell’IGP “Nagykörűi ropogós cseresznye

Svezia:

Registrazione dell’IGP “Äkta Gränna Polkagrisar

Registrazione del formaggio DOP “Wrångebäcksost

IG EXTRA UE

Indonesia:

Richiesta di registrazione della DOP “Garam Amed Bali / Bunga Garam Amed Bali

Turchia:

Registrazione della DOP “Giresun Tombul Fındığı DOP

 DA LEGGERE

Analisi sul mercato giapponese della distribuzione alimentare: nel 2021, il valore totale di tutte le vendite al dettaglio del settore Food and Beverage in Giappone è stato di 467,20 miliardi di dollari, con un calo del 2,3% rispetto alle vendite del 2020. I supermercati, con una percentuale del 74%, continuano a rappresentare la maggior parte del mercato alimentare al dettaglio.

https://apps.fas.usda.gov/newgainapi/api/Report/DownloadReportByFileName?fileName=Retail%20Foods_Tokyo%20ATO_Japan_JA2022-0049.pdf

Indice prezzi alimentari: nel mese di aprile, i prezzi mondiali delle materie prime alimentari hanno registrato un calo dell0 0,8% rispetto al massimo storico di marzo. Dietro il leggero calo si cela una diminuzione dei prezzi degli oli vegetali e dei cereali. Tuttavia, secondo la FAO, l’Indice generale dei prezzi alimentari è aumentato, rispetto all’aprile dello scorso anno, di ben 29,8 punti percentuali.

https://www.just-food.com/news/un-food-price-index-dips-in-april/?utm_source=CM&utm_medium=email&utm_campaign=newsletter

Studio PAC – benessere animale: la Commissione Europea ha pubblicato uno studio che esamina in che modo la Politica Agricola Comune 2014-2020 ha contribuito a migliorare il benessere degli animali e a ridurre l’uso di antimicrobici. Lo studio fornisce un’istantanea della situazione relativa al benessere degli animali e all’uso di antimicrobici in tutta l’Unione Europea, nonché raccomandazioni per valutare meglio i futuri risultati che dovrà raggiungere la PAC 2023-2027 in tale ambito. Il miglioramento del benessere degli animali e la lotta contro la resistenza antimicrobica sono, infatti, inclusi in uno dei dieci obiettivi della nuova PAC.

https://ec.europa.eu/info/news/new-study-unveils-how-cap-contributing-animal-welfare-and-antimicrobial-use-reduction-2022-may-11_it

Rapporto Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo: il Rapporto del 2021 descrive l’impatto degli investimenti, dei progetti e delle attività politiche della EBRD nel corso dell’anno e illustra le innovazioni nei settori chiave. In particolare, emerge che nel 2021 la Banca ha collocato la ripresa post-covid al centro della sua attività, preparando le 38 economie in cui opera a un futuro più forte, resiliente e sostenibile.

https://2021.ar-ebrd.com/

Rapporto sulla produzione agricola mondiale: analisi della situazione attuale in diversi Stati, individuando le stime di produzione nonché i diversi problemi derivanti dall’attuale situazione climatica.

https://apps.fas.usda.gov/psdonline/circulars/production.pdf

Indice FAO prezzi prodotti lattiero-caseari: il prezzo dei prodotti lattiero-caseari ha registrato una media di 141,6 punti a maggio, con un calo del 3,5% rispetto ad aprile, segnando la prima flessione dopo 8 mesi di aumenti consecutivi, restando, comunque, al di sopra di 20,5 punti rispetto al maggio dello scorso anno. Il calo maggiore lo ha subito il latte in polvere, seguito dalla discesa dei prezzi del burro dovuta all’indebolimento della domanda di importazioni. Al contempo, le forti vendite al dettaglio e l’elevata domanda da parte dei ristoranti in vista delle vacanze estive hanno impedito un calo significativo ai prezzi del formaggio, nonostante la riduzione della domanda globale di importazioni.

https://www.fao.org/economic/est/est-commodities/dairy/en/

Rapporto World Bank su prospettive economiche mondiali: dopo un forte rimbalzo nel 2021, l’economia globale sta entrando in un marcato rallentamento tra le nuove minacce delle varianti covid e un aumento dell’inflazione, del debito e della disuguaglianza di reddito che potrebbe mettere in pericolo la ripresa nei Paesi emergenti e nelle economie in via di sviluppo. L’ultimo rapporto Global Economic Prospects della World Bank prevede che la crescita globale decelererà notevolmente dal 5,5% nel 2021 al 4,1% nel 2022 e al 3,2% nel 2023, quando la domanda repressa si dissiperà man mano che il sostegno fiscale verrà allentato in tutto il mondo.

https://formatresearch.com/wp-content/uploads/2022/01/WB-Global-economic-prospects.pdf