Bollettino informativo – Ottobre 2023Bollettino n.23276 del 29/11/2023
Approfondimento normativo mensile


RIFORMA IG

Raggiunta l’intesa sul nuovo Regolamento del Sistema IG

Nell’ultimo trilogo del 24 ottobre 2023 i negoziatori del Parlamento Europeo, Consiglio UE e Commissione Europea hanno trovato l’intesa sul testo che disciplinerà il Sistema DOP IGP. Il testo unico, che dovrebbe entrare in vigore a febbraio/marzo 2024, stabilirà le disposizioni normative per i regimi di qualità relativi a cibo, vino e bevande spiritose. Tra i contenuti del nuovo Regolamento, si segnalano disposizioni in materia di:

– Gruppi di produttori (art. 32)

  • L’accesso ai Consorzi di tutela resta limitato a produttori ed operatori delle IG, escludendo il coinvolgimento di enti no-profit, associazioni dei consumatori, ecc.
  • Possibilità di adottare misure per la valorizzazione dei prodotti e contrastare pratiche svalorizzanti
  • Possibilità di promuovere e gestire le attività di turismo enogastronomico, c.d. “Turismo DOP”
  • Possibilità di concordare impegni di sostenibilità ed elaborare il relativo rapporto di sostenibilità

– Gruppi di produttori riconosciuti

  • Possibilità per gli Stati membri di introdurre sistemi di contributi erga-omnes
  • Estensione da 3 a 6 anni per i piani di regolazione dell’offerta
  • Possibilità di redigere clausole di condivisione del valore lungo la filiera 
  • I Gruppi riconosciuti ricevono per iscritto un avviso da parte del trasformatore che utilizza le IG come ingredienti dei prodotti trasformati
  • Possibilità di fornire indicazioni sul corretto utilizzo delle IG nei prodotti trasformati

– Ingredienti dei prodotti trasformati

  • Obbligo per i trasformatori di indicare in etichetta la percentuale di prodotto IG utilizzato all’interno del prodotto trasformato
  • Necessario un utilizzo dell’ingrediente IG sufficiente a caratterizzare il prodotto trasformato
  • Divieto di utilizzare prodotti comparabili alla IG
  • Obbligo per i trasformatori di informare per iscritto i Gruppi di produttori riconosciuti in merito all’utilizzo della IG
  • I trasformatori devono attendere un avviso di ricevimento scritto del Gruppo di produttori riconosciuto che potrà contenere indicazioni sul corretto utilizzo della IG
  • Possibilità per gli Stati membri di rafforzare le disposizioni in materia prevedendo una procedura autorizzativa a livello nazionale

– Protezione

  • Protezione ex-officio anche on-line e nel sistema dei nomi di dominio, supportata da un alert system sviluppato dall’EUIPO
  • Possibilità per i Gruppi di produttori riconosciuti di essere registrati automaticamente all’Atto di Ginevra dell’Accordo di Lisbona, ottenendo così una protezione internazionale più rapida
  • Le menzioni tradizionali non possono corrispondere o evocare IG riconosciute

– Semplificazione

  • Tempistiche dell’esame delle richieste di registrazione e modifica dei disciplinari di produzione ridotte a 6 mesi, estendibili di ulteriori 5 solo in caso di richieste incomplete e necessità di presentare ulteriori informazioni
  • Modifiche dei disciplinari di produzione di competenza unionale soltanto se comportano effetti reali sul mercato unico
  • Possibilità per i prodotti DOP di derogare temporaneamente la quota minima di mangimi provenienti dall’areale di produzione in caso di emergenze climatiche, economiche o geopolitiche e rientrante tra le modifiche del disciplinare di competenza nazionale
  • Nessun coinvolgimento dell’EUIPO nella gestione delle procedure relative ai disciplinari di produzione
  • Possibilità per l’EUIPO di fornire un supporto consultivo su questioni amministrative, contribuire alla promozione e alla tutela delle IG, in particolare attraverso lo sviluppo del registro europeo on-line delle IG

– Sostenibilità

  • Sostenibilità considerata sotto il profilo ambientale, sociale, economico e del benessere degli animali 
  • Possibilità per i Consorzi di tutela di redigere il rapporto di sostenibilità per comunicare ai consumatori l’impegno dei produttori in termini di sostenibilità 
  • Eliminata la possibilità per la Commissione Europea di definire tramite atti delegati le norme di sostenibilità
  • Obbligo di indicare sull’etichetta il nome del produttore

IG “NON AGRI”

Il Consiglio adotta il Regolamento sulle IG dei prodotti artigianali e industriali

Il Consiglio dell’UE ha adottato il 9 ottobre un regolamento relativo alla protezione delle Indicazioni Geografiche per i prodotti artigianali e industriali. Si tratta dell’ultima tappa del processo decisionale: ora dovrà intervenire la firma del Presidente del Parlamento Europeo e del Presidente del Consiglio dopodiché sarà pubblicato ed entrerà in vigore il ventesimo giorno successivo alla pubblicazione. Il regolamento istituirà una protezione per le IG “non Agri” demandando all’EUIPO un ruolo importante nell’attuazione del nuovo sistema, in particolare per quanto riguarda le procedure di registrazione. La normativa si applicherà dopo che saranno decorsi 24 mesi dalla data di entrata in vigore.

ETICHETTATURA

La Corte dei Conti Europea avvia un audit sull’etichettatura degli alimenti

Con un nuovo audit la Corte dei Conti Europea intende verificare se le etichette sugli alimenti nell’UE offrano ai consumatori una solida base per compiere scelte informate al momento dell’acquisto. La Corte verificherà con l’audit l’impostazione della politica dell’UE in materia di etichettatura degli alimenti e le azioni intraprese dalla Commissione europea e dagli Stati membri tra il 2011 e il 2023, concentrandosi sugli alimenti preconfezionati. Gli auditor si recheranno anche in tre Stati membri (Belgio, Italia e Lituania) per incontrare i portatori di interessi coinvolti al fine di individuare le buone pratiche e gli aspetti insidiosi.

L’audit della Corte intende apportare un valore aggiunto traendo insegnamento dalle pratiche esistenti in materia di etichettatura degli alimenti e fornendo un contributo all’imminente revisione del quadro legislativo. La relazione di audit è prevista tra circa un anno e sarà la prima volta che la Corte controlla specificamente l’etichettatura degli alimenti.

COMMERCIO

L’Accordo UE-Kenya sempre più vicino all’approvazione

L’accordo di partenariato economico UE-Kenya (APE) ha compiuto un passo in avanti verso la sua approvazione. L’APE stimolerà il commercio di beni e creerà nuove opportunità economiche, con una cooperazione mirata per migliorare lo sviluppo del Kenya. Si tratta dell’accordo più ambizioso mai raggiunto dall’UE con un paese africano per quanto riguarda la protezione del clima e i diritti dei lavoratori. L’accordo prevede l’immediata piena liberalizzazione del mercato UE per i prodotti keniani e incentiva gli investimenti dell’UE in Kenya, grazie ad una maggiore certezza giuridica e stabilità. L’APE contiene forti impegni commerciali e di sostenibilità, comprese disposizioni vincolanti in materia di lavoro, uguaglianza di genere, ambiente e lotta contro il cambiamento climatico, e un capitolo dedicato alla cooperazione economica e allo sviluppo per migliorare la competitività dell’economia keniota. L’accordo sarà sostenuto dall’attuazione del pacchetto di investimenti Global Gateway Africa-Europa annunciato al sesto vertice UE-Unione Africana del febbraio 2022. L’Accordo contribuirà direttamente agli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile e all’Agenda 2063 dell’Unione africana. Sosterrà inoltre la transizione verde e digitale di entrambi i partner.

Le disposizioni sull’agricoltura mireranno allo sviluppo agricolo sostenibile, compresa la sicurezza alimentare e nutrizionale, allo sviluppo rurale, l’uso e la gestione sostenibili delle risorse naturali e culturali, e alla creazione di reddito e posti di lavoro nel settore agricolo in Kenya. Queste misure garantiranno che l’UE non applicherà sussidi all’esportazione di prodotti agricoli, anche in tempi di crisi del mercato.

Le disposizioni sulle misure sanitarie e igieniche (sanitarie e fitosanitarie – SPS) degli animali e delle piante consentiranno, tra l’altro, di affrontare le questioni commerciali legate alla salute degli animali e delle piante, di promuovere l’armonizzazione delle norme intraregionali in conformità con gli standard internazionali e di rafforzare la capacità del Kenya di attuare e monitorare tali misure. Nulla nell’accordo cambia il modo in cui l’UE adotta e applica le proprie norme sulla sicurezza alimentare per le importazioni, che sono le stesse per i prodotti interni e importati.

L’UE e il Kenya rafforzeranno il lavoro congiunto sulle questioni SPS e si impegneranno in un dialogo politico sull’agricoltura e sulla sicurezza alimentare, che includerà la trasparenza delle rispettive politiche nazionali. L’assistenza allo sviluppo dell’UE, attraverso misure di rafforzamento delle capacità commerciali, sosterrà l’agricoltura e l’occupazione rurale, nonché la capacità degli agricoltori di rispettare gli standard agricoli. Questo allineamento degli standard renderà più semplice il rispetto dei requisiti necessari per introdurre tali prodotti nell’UE e aprire opportunità commerciali nel settore agricolo. Infine, l’accordo metterà in atto un meccanismo efficace per risolvere le controversie che potrebbero sorgere riguardo all’interpretazione e all’applicazione delle sue disposizioni. Tra le altre cose, saranno inclusi membri del panel indipendenti, un giusto processo e la trasparenza che comportano udienze aperte, la pubblicazione delle decisioni e l’opportunità per le parti interessate di presentare opinioni per iscritto.

Una volta che il Consiglio avrà dato il suo accordo, l’UE potrà firmare l’APE con il Kenya, che sarà poi inviato al Parlamento Europeo per l’approvazione. Dopo l’approvazione, l’accordo potrà entrare in vigore.

PROTEZIONE

Pubblicata una versione modifica dell’Adesione all’Atto di Ginevra

È stata pubblicata la Decisione (UE) 2023/2412 del Consiglio del 9 ottobre 2023, recante modifica della Decisione (UE) 2019/1754 relativa all’adesione dell’Unione europea all’atto di Ginevra dell’accordo di Lisbona sulle denominazioni di origine e le indicazioni geografiche. In particolare, all’art. 4  della decisione (UE) 2019/1754 del Consiglio è aggiunto il comma seguente: «Per quanto riguarda le indicazioni geografiche che proteggono prodotti artigianali e industriali ai sensi del regolamento (UE) 2023/2411 del Parlamento europeo e del Consiglio (*), l’Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale è designato quale autorità competente di cui all’articolo 3 dell’atto di Ginevra ed è responsabile dell’amministrazione dell’atto di Ginevra nel territorio dell’Unione e delle notifiche e comunicazioni con l’Ufficio internazionale dell’OMPI a norma dell’atto di Ginevra e del regolamento di esecuzione comune».

L’Unione Europea ha aderito all’Atto di Ginevra dell’Accordo di Lisbona il 26 novembre 2019 in virtù della Decisione (UE) 2019/1754. La medesima Decisione ha stabilito che la Commissione è l’autorità competente in materia e quindi responsabile dell’amministrazione dell’atto di Ginevra nel territorio dell’Unione e delle comunicazioni con l’Ufficio internazionale dell’OMPI a norma dell’atto di Ginevra e del regolamento di esecuzione comune nell’ambito dell’accordo di Lisbona e dell’atto di Ginevra.

AMBIENTE

La ComEnvi chiede una drastica riduzione dei pesticidi

La Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare del Parlamento Europeo ha adottato la sua posizione sulle misure volte a garantire l’uso sostenibile dei pesticidi e a ridurre l’uso e il rischio di tutti i pesticidi chimici di almeno il 50% entro il 2030. I deputati chiedono che ogni Stato membro adotti obiettivi e strategie nazionali, in base alle sostanze vendute all’anno, al loro livello di pericolo e alle dimensioni della loro superficie agricola. La Commissione verificherebbe quindi se gli obiettivi nazionali debbano essere più ambiziosi per conseguire gli obiettivi dell’UE per il 2030. Inoltre, gli Stati dovranno disporre di norme specifiche per almeno le cinque colture in cui una riduzione dell’uso di pesticidi chimici avrebbe l’impatto maggiore. La ComEnvi chiede anche di vietare l’uso di pesticidi chimici nelle aree sensibili e all’interno di una zona cuscinetto di 5 metri, come tutti gli spazi verdi urbani compresi parchi e sentieri pubblici. Come stabilito nella gestione integrata dei parassiti, i deputati affermano che i Paesi UE devono garantire che i pesticidi chimici siano utilizzati solo come ultima risorsa. Per dotare meglio gli agricoltori di sostanze sostitutive, la ComEnvi vuole che la Commissione fissi un obiettivo dell’UE per il 2030 per aumentare le vendite di pesticidi a basso rischio, sei mesi dopo l’entrata in vigore del regolamento. Allo stesso tempo, la Commissione deve anche valutare metodologie per accelerare il processo di autorizzazione dei pesticidi a basso rischio e del biocontrollo, in quanto le attuali lunghe procedure costituiscono un ostacolo significativo alla loro diffusione. Entro dicembre 2025 la Commissione dovrà esaminare le differenze nell’uso dei pesticidi sui prodotti agricoli e agroalimentari importati rispetto ai prodotti dell’UE e, se necessario, proporre misure per garantire che le importazioni soddisfino norme equivalenti all’UE. Inoltre, dovrebbe essere vietata l’esportazione di pesticidi non approvati nell’UE.

Dopo l’approvazione della sessione plenaria del 20-23 novembre 2023 inizieranno i negoziati con gli Stati membri dell’UE.

SICUREZZA ALIMENTARE

Il Parlamento approva una risoluzione sulla strategia per le proteine

Il Parlamento Europeo ha approvato una risoluzione sulla Strategia europea per le proteine, nella quale si invita la Commissione a presentare con urgenza una strategia globale e ambiziosa dell’UE per le proteine che abbracci la produzione e il consumo sostenibili di ogni tipo di proteina nell’UE, soprattutto quelle di origine vegetale e animale, e che introduca misure efficaci per incrementare l’autonomia aperta europea in materia di proteine a breve, medio e lungo termine. Il Parlamento pone in evidenza la necessità di riconoscere la produzione sostenibile, diversificata e interna di proteine come un aspetto cruciale del sistema alimentare dell’UE onde garantire una sufficiente disponibilità di alimenti e mangimi sicuri e di qualità e mantenere catene di approvvigionamento e flussi commerciali funzionanti e resilienti nel comparto alimentare. Inoltre, ritiene che la coltivazione di piante proteiche e di prati possa comportare vantaggi sostanziali per la qualità del suolo, il clima e la biodiversità. Per quanto attiene alle migliori condizioni per la produzione di proteine nell’UE, invita la Commissione a valutare opzioni che consentano la creazione di un modello imprenditoriale redditizio per gli agricoltori, al fine di aiutarli a trasformare le loro colture in alimenti e mangimi aumentando la resilienza delle colture, la resa proteica e la qualità delle proteine. La risoluzione evidenzia altresì la necessità di migliorare il coordinamento e la collaborazione tra portatori di interessi lungo l’intera catena del valore per colmare l’attuale divario tra agricoltori, trasformatori e dettaglianti.

Nello specifico, il Parlamento chiede alla Commissione di proporre un regolamento sugli additivi per mangimi che promuova la stabilità e l’innovazione nella produzione di tali additivi e un documento di orientamento tecnico-scientifico che integri il documento di orientamento amministrativo sulla preparazione e la presentazione di domande di autorizzazione di nuovi prodotti alimentari. Richiede anche una direttiva sui sottoprodotti che consenta di considerare più tipi di sottoprodotti biodegradabili come mangimi e un quadro di riferimento per le energie rinnovabili che fornisca una regolamentazione stabile, sostenibile e a lungo termine per l’utilizzo dei flussi secondari derivanti dall’estrazione di proteine vegetali, dei residui agricoli e dei flussi di scarti della produzione alimentare per la produzione di bioenergia. La risoluzione esorta perdipiù l’adozione di un regolamento sulle nuove tecniche genomiche che permetta di adottare nuove tecniche di riproduzione, un quadro di certificazione della rimozione del carbonio, un quadro normativo per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, un’etichettatura scientifica e volontaria nel quadro legislativo per sistemi alimentari sostenibili e una strategia di pascolo per l’Europa con l’obiettivo di promuovere il pascolo estensivo laddove si adatti alle condizioni e al contesto regionali.

Alla luce di ciò, il Parlamento incarica la sua Presidente di trasmettere la risoluzione al Consiglio e alla Commissione.

PUBBLICAZIONI IG

Italia

Belgio

  • Pubblicazione di una domanda di registrazione dell’IGP “Limburgse vlaai

Croazia

Francia

Polonia

Portogallo

  • Pubblicazione di una domanda di approvazione di una modifica non minore del disciplinare della DOP “Queijo de Azeitão

Spagna

  • Pubblicazione di una modifica ordinaria approvata del disciplinare dell’IGP “Chorizo de Cantimpalos
  • Pubblicazione di una modifica ordinaria approvata del disciplinare dell’IGP “Lenteja de La Armuña
  • Pubblicazione di una modifica ordinaria approvata del disciplinare dell’IGP “Turrón de Alicante

Ungheria

IG EXTRA UE

Turchia

REGISTRO INTERNAZIONALE DOP IGP

Tunisia

DA LEGGERE

  • Strumenti della CE contro la siccità: la Commissione Europea ha pubblicato nuovi strumenti di gestione del rischio e di previsione strategica relativi alla lotta alla siccità e alla scarsità idrica dell’UE. Si tratta della Banca dati europea sull’impatto della siccità e dell’Atlante europeo del rischio siccità. Approfondisci
  • Sondaggio strumenti finanziari del FEASR: ha raggiunto i 62 miliardi di euro la domanda insoddisfatta di finanziamenti UE agli agricoltori. È quanto emerge nel sondaggio presentato dal Commissario per l’Agricoltura Wojciechowski. Le piccole aziende e i giovani agricoltori sono i più colpiti dalla mancanza di prestiti e investimenti finanziari. Approfondisci
  • Indice FAO dei prezzi alimentari di ottobre: in calo dello 0,5% i prezzi mondiali delle materie prime alimentari. L’Indice FAO ha registrato una riduzione dei prezzi di cereali (-1%), oli vegetali (-0,7%), zucchero (-2,2%) e carne (-0,6%). In aumento invece i prezzi dei prodotti lattiero-caseari (+2,2%), ponendo così fine ad un calo che durava da nove mesi. Approfondisci
  • Riccardo Deserti alla guida di Origin: il Vicepresidente di Origin Italia e Direttore del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano è stato confermato Presidente di Origin, l’Organizzazione internazionale delle Indicazioni Geografiche. Una conferma che arriva dopo un primo biennio di presidenza italiana (2021-2023) che ha visto Riccardo Deserti impegnato a livello mondiale nel diffondere la cultura dei prodotti DOP IGP anche in Paesi emergenti. Approfondisci
  • Presentato Atlante Qualivita: è stato presentato presso il Teatro Cucinelli a Solomeo (PG) l’Atlante Qualivita 2024 – edizione Treccani, l’unica opera che riunisce in un solo volume i prodotti agroalimentari e vitivinicoli italiani DOP, IGP, STG e le bevande spiritose a Indicazione Geografica. Giunto alla dodicesima edizione, contiene oltre 540 aggiornamenti, 11 nuovi prodotti e un’introduzione ragionata sulle nuove sfide con commenti realizzati da firme autorevoli. Approfondisci

 

Attività finanziata con il contributo Masaf D.M. n. 250758 del 15 maggio 2023.